“La gentilezza, che genera gentilezza, è considerata un atteggiamento di delicatezza e amabilità nei confronti degli altri. È un immedesimarsi nella sensibilità altrui: è la più alta tra le virtù del vivere insieme, quella che più delle altre esprime il sentimento del bello. La gentilezza è una virtù sociale indispensabile per un’armoniosa vita insieme, ma è anche una virtù morale”. A spiegare quanto sia importante praticare gentilezza, è stato il professor Angelo Maria Vitale, Ricercatore in Storia della Filosofia all’Università di Salerno e docente di Estetica alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli, in occasione della conviviale rotariana organizzata al “Saint Joseph Resort” di Salerno dal “Rotary Club Salerno Est” presieduto dall’avvocato Camillo De Felice secondo il quale la gentilezza non è debolezza:” La gentilezza viene considerata una sorta di accessorio, non indispensabile nella relazione con il prossimo. La gentilezza può essere declinata in vari modi: è semplicità, spontaneità, cordialità; termini che noi rotariani conosciamo molto bene. La gentilezza è uno strumento molto forte che ci consente di rispondere ad un ‘offesa, di affrontare le difficoltà della vita, con un sorriso! “.
A presentare il professor Vitale è stato il socio rotariano, professor Vincenzo Michele Sellitto che, dopo aver ringraziato la Psicologa e Psicoterapeuta Chiara D’Alessio, Professore Associato del Dipartimento di Medicina dell’Università di Salerno, che ha fatto da tramite per invitare il professor Vitale alla conviviale rotariana, ha letto il ricco curriculum del professore salernitano che ha spiegato che la gentilezza è la virtù sociale per eccellenza:” Tutti noi tendiamo a scegliere compagnie spiritose, amabili e gentili, più che coloro che manifestano l’inflessibile severità di una irreprensibile condotta morale nel rapportarsi agli altri. La gentilezza è il modo in cui tutte le altre virtù si manifestano e si fanno apprezzare. La gentilezza è la perfezione della vita morale; è empatica, è un ponte che ci lega agli altri, facendo degli altri l’oggetto della nostra attenzione”. Il professor Vitale ha spiegato che il fenomeno della gentilezza si compone di tre dimensioni: “Sociale, etica, politica” e citato il libro “Il Cortegiano” di Baldassarre Castiglione, un trattato scritto a metà del ‘500, che definisce un preciso standard di costumi, di comportamenti sociali, di educazione, che, tradotto in varie lingue, costituì un modello per ogni parte d’Europa: “ In esso la gentilezza appare come la virtù con la quale il gentiluomo acquisterà l’amore della donna: anche nell’amore carnale, secondo Castiglione, bisogna mostrare gentilezza, cortesia e valore”. Vitale ha citato anche Erasmo da Rotterdam che nel 1515 pubblicò “La formazione del principe cristiano:” Un’opera dedicata al giovane quindicenne duca di Borgogna, il futuro imperatore Carlo V, che proprio in quell’anno, aveva nominato Erasmo consigliere di corte. In questo libro Erasmo tratteggia il profilo di un principe gentile che rispecchia in sé stesso l’ordine politico della comunità, fondato sui rapporti impersonali fondati proprio sulla gentilezza”. Secondo il professor Vitale: “La gentilezza non è e non può essere una virtù rivoluzionaria:” Il politico gentile è colui che pur avendo valori saldi, sa orientarsi nel mondo presente con quella misura ed equilibrio che prende atto della realtà così com’è e cerca con umiltà di mediare tra le diverse esigenze per migliorare le cose, non rivoluzionare le cose, affermando i propri valori”. Per Vitale la gentilezza è una virtù debole:” Ma non infeconda in quanto incide sull’esistenza individuale e collettiva”. Il professor non ha parlato della gentilezza sui social: “Sui social c’è poca gentilezza perché non c’è omogeneità di nessun genere!”. Il Governatore Eletto del “Distretto Rotary 2101”, il dottor Antonio Brando, ha spiegato che la gentilezza è un valore fondamentale per i rotariani:” I rotariani sono uomini gentili in quanto legati ai cinque valori del Rotary: integrità, diversità, amicizia, servizio, leadership. La gentilezza è quello strumento grazie al quale ciascuno di noi è in grado di sapersi prendere cura dell’altro, di entrare nel cuore delle persone, per poter essere quegli uomini capaci di “creare speranza nel mondo” che è il motto del nostro Presidente Internazionale Gordon R. McInally”. Il presidente Camillo De Felice ha consegnato al dottor Gerardo Santoli, Sindaco del Comune di Santo Stefano del Sole, un paese dove si pratica gentilezza, il “Premio Rotary Club Salerno Est” alla Gentilezza”. Il Sindaco Santoli ha spiegato che bisogna coltivare la gentilezza, praticare la gentilezza:” La gentilezza è contagiosa: se noi siamo gentili con gli altri riceviamo dall’altra gentilezza! Nel nostro Comune sono state istituite le buone pratiche per ottenere la certificazione di persone gentili; la gentilezza si è tramutata in atti concreti con un progetto politico applicato sul territorio. Abbiamo iniziato oltre un anno fa con le scuole, che poi hanno ottenuto la certificazione di “Scuole della gentilezza”. Abbiamo creato il “Belvedere della Gentilezza”, un posto un po’ degradato del nostro Comune che abbiamo recuperato con delle panchine viola, simbolo della gentilezza. Ogni anno lì incontriamo le scolaresche che presentano i loro progetti. È diventato per tutti noi il luogo della gentilezza. Anche nei nostri uffici pubblici e nelle attività commerciali si pratica la gentilezza Oggi vivere in maniera gentile è l’unico modo per vivere felici. Essere gentili aiuta gli altri ad esserlo!”. L’Ambasciatore della gentilezza Gianfranco Fiore sta portando avanti, insieme ad altri ambasciatori della gentilezza in Italia, il progetto “Costruiamo Gentilezza”:” Un progetto che terminerà nel 2036 e che ha l’obiettivo di costruire pratiche gentili per il bene comune mettendo al centro bambini e ragazzi affinché la gentilezza diventi un’abitudine diffusa”. L’ambasciatore Fiore, del Comune di Santo Stefano del Sole, ha spiegato che gentilezza e rispetto camminano a braccetto e presentato il suo motto: “Sii gentile quando è possibile! È sempre possibile!”. Il Sindaco Santoli e l’Ambasciatore Fiore hanno consegnato al presidente De Felice una targa con su scritto:” Qui si pratica gentilezza” spiegando: “Perché il Rotary è la casa della gentilezza”. Presentata dal Segretario Antonio Vairo, l’avvocato Diana De Bartolomeis ha letto un componimento poetico dedicato alla gentilezza scritto da poeta rotariano Vincenzo Tafuri. Durante la serata sono stati presentati due nuovi soci: la dottoressa Raffaella Nobile, presentata dal socio Edoardo Ventura, e il dottor Ignazio Masulli presentato dal socio Vincenzo Grieco. Il dottor Igino De Giorgi e il professor Michele Sellitto hanno selezionato dei versi dedicati alla gentilezza letti durante la conviviale
Aniello Palumbo.