“Tra alcuni decenni le risorse come il gas e le altre sorgenti fossili finiranno. Fermo restando il consumo attuale, le riserve di carbone finiranno tra 230 anni, quelle del petrolio tra 50-80 anni, di gas naturale tra 65-100 anni e di uranio tra 54 anni. Bisogna quindi pensare per tempo ad altre risorse: bisogna puntare sul solare, nelle sue varie forme. Il sole è la fonte primaria di energia più facilmente utilizzabile“. A spiegare l’importanza di utilizzare, anche in Italia, le sorgenti di energia rinnovabili che per essere sfruttate bene richiedono investimenti e tecnologie (rete elettrica adeguata, accumulo efficiente di energia, realizzazione in Italia dei componenti), è stato il professore salernitano Sergio Pagano, Ordinario di Fisica Generale presso il “Dipartimento di Fisica Eduardo Caianiello” dell’Università di Salerno, durante la serata conviviale organizzata all’Hotel Mediterranea di Salerno dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal professor Rodolfo Vitolo, che ha voluto affrontare un tema molto importante ed attuale:” Il mondo non può che andare verso le energie alternative: come mission di Club non potevamo non dare attenzione e giusto rilievo ad una problematica che coinvolgerà il tempo a venire e che vedrà impegnate le risorse future per giungere ad una totale autosufficienza energetica del nostro Paese”. Il professor Pagano, dopo aver spiegato la storia del principio di conservazione dell’energia, partendo dai filosofi presocratici, ha ricordato che per molto tempo l’unica forma di energia nota è stata l’energia meccanica:” In particolare quella fornita da esseri viventi: uomini e animali. La scoperta dei fenomeni elettrici e termici introduce nuove forme di energia: l’energia termica, chimica, e quella elettromagnetica. Abbiamo poi l’energia geotermica, l’idroelettrica, quella legata al vento, l’energia gravitazionale e quella nucleare”. Il professor Pagano, dopo aver ricordato come si misura l’energia (Joule, TOE, kWh, eV) e che la potenza misura il fluire dell’energia nel tempo, ha spiegato che negli ultimi 150 anni il consumo energetico è cresciuto costantemente del 2-3% annuo: ” Questo consumo crescerà nel futuro in quanto la popolazione continuerà ad aumentare”. Pagano ha parlato anche del riscaldamento globale: ” L’immissione di gas serra nell’atmosfera è fortemente correlato con l’aumento della temperatura media dell’atmosfera e degli Oceani”. Il professor Pagano ha ricordato quali sono le fonti energetiche rinnovabili:” Sono quelle risorse a basso impatto ambientale che si rigenerano nel tempo . A differenza dei combustibili fossili possono essere considerate inesauribili come quelle legate al sole: il fotovoltaico, al vento: l’eolico, che è molto usato nella zona di Paestum e dell’avellinese, e alla terra: la geotermia”. Soffermandosi sull’energia geotermica, il professor Pagano ha spiegato che ci sono delle soluzioni con l’energia geotermica, considerata una fonte di energia pulita e rinnovabile:” Con l’energia geotermica a bassa entalpia, il calore che proviene dal suolo, anche a basse profondità, può essere portato in superficie attraverso impianti a pompe di calore: facendo un buco di circa cento metri di profondità ogni singolo condominio o villetta, potrebbe realizzare il suo piccolo impianto di energia geotermica per produrre l’acqua calda o per raffrescare la propria casa”. Il professor Pagano ha anche ricordato che nel Mare Adriatico c’è la possibilità di estrarre gas, ma che per scelte politiche ancora non si è iniziato a utilizzare questa risorsa:” Solo recentemente l’Italia ha puntato sulle energie rinnovabili: è necessario investire a lungo termine. Oggi paghiamo le scelte sbagliate fatte nei decenni scorsi sul tema dell’energia: quarant’anni fa abbiamo rinunciato, anche attraverso un referendum, a utilizzare l’energia nucleare pur avendo l’Italia grandi conoscenze e competenze in questo settore, ora è troppo tardi per pensare di costruire delle centrali nucleari nel nostro Pese, nel frattempo paghiamo in bolletta ancora le spese per la dismissione delle centrali nucleari che avevamo in Italia”. Il professor Pagano ha raccontato, con orgoglio, il grande lavoro di ricerca che si sta portando avanti all’Università di Salerno, presso il Dipartimento di Fisica: ” Stiamo collaborando con il CERN di Ginevra in vari esperimenti e ricerche; stiamo partecipando anche a un progetto europeo che si chiama “Chilometro cubo” che consiste nel porre dei sensori nel mare della Sicilia che ci permetteranno di rivelare particelle cosmiche”. (Foto di Maria Vittoria Gargiulo).
Aniello Palumbo