“Quello che doni resta tuo per sempre”. Questa frase, che è un vero inno all’altruismo, racchiude il senso, il valore del dono. Ci sono persone che quotidianamente condividono l’esperienza del dono, come la dottoressa Antonia Autuori, presidente della “Fondazione della Comunità Salernitana Onlus”, impegnata a promuovere, sostenere e realizzare, anche con altre associazioni, imprese, istituzioni e privati cittadini, progetti che rispondano alle priorità espresse dal territorio che migliorino la qualità della vita della nostra Comunità. La dottoressa Autuori è stata la protagonista di una serata conviviale a lei dedicata , tenutasi nel giardino della “Pizzeria Negri” di Pontecagnano Faiano, organizzata dal “Rotary Club Salerno”, presieduto dal Cavaliere Tony Ardito, che ha ricordato il servizio rotariano associato al servizio per la Fondazione che porta avanti la dottoressa Autuori, socia del Club:” E’ una persona molto generosa. Una rotariana autentica che, con entusiasmo, delicatezza, garbo, discrezione e spirito di servizio fa tanto per la comunità salernitana ”. La dottoressa Autuori ha spiegato a cosa servono le Fondazioni di Comunità:” Ad ascoltare i bisogni del territorio e, con le risorse che si hanno a disposizione, donate a vario titolo da tante persone, cercare di sopperire al bisogno che si è manifestato. Noi siamo l’orecchio del territorio! Attraverso il nostro patrimonio siamo al servizio di tutti. Abbiamo realizzato più di 370 progetti e raccolto tanti fondi. I soldi sono importanti, ma lo sono anche le idee e la passione con cui si fanno le cose. La Fondazione c’è ed è tempo di essere una comunità”. La dottoressa Autuori ha ricordato alcuni dei progetti realizzati: ” Uno che mi sta molto a cuore è quello di aver supportato, anche con l’Associazione Stella Maris, di cui sono presidente, i marittimi che sono arrivati nel porto di Salerno”. Anche durante la pandemia la “Fondazione di Comunità” è stata molto attiva: ” Abbiamo raccolto fondi per acquistare strumentazioni mediche; per andare incontro a persone che non ce la facevano neanche a fare la spesa”. Molto si sta facendo anche per aiutare i profughi ucraini:” Stiamo cercando di aiutarli trovando delle case dove possano essere ospitati; inserendo i loro figli nelle scuole. Stiamo anche organizzando dei corsi in italiano per loro che in questo modo possono socializzare con gli altri e sentirsi meno soli”. La dottoressa Autuori ha anche presentato gli ultimi progetti più importanti che la Fondazione ha realizzato:” A Sala Consilina abbiamo costruito una residenza socio – assistenziale con l’associazione “Una Speranza Onlus” che ospita ragazzi portatori di disabilità. Tante le attività che vengono organizzate per favorire la loro integrazione. Un altro progetto è quello del restauro dei muri d’artista del quartiere Fornelle. Insieme al “Club Inner Wheel Salerno Carf”, inoltre, abbiamo anche restaurato il Panno di San Matteo e stiamo per realizzare un progetto per rendere accessibile alle persone con disabilità la chiesa di San Pietro a Corte. Anche con altre associazioni, abbiamo raccolto i fondi per donare all’ospedale San Leonardo una strumentazione che serve a non far perdere i capelli alle donne che fanno le chemioterapie”. Anche l’Arcivescovo, Monsignor Andrea Bellandi, ha creduto nella Fondazione di Comunità:” Ha voluto costituire un fondo per il microcredito per aiutare le tante persone che dopo la pandemia non sono bancabili, ma che meritano di essere aiutate. Insieme alla Caritas valutiamo le varie pratiche. Stiamo dando una mano anche ai ragazzi che intendono aderire al progetto “Resto al Sud” per avviare un’attività imprenditoriale o libero professionale”. La dottoressa Autuori ha ricordato che donare alla Fondazione di Comunità consente anche di recuperare il 30% di deducibilità e raccontato come sono nate le Fondazioni di Comunità:” La prima è nata nel 1914 a Cleveland, nell’Ohio, non molti anni dopo la nascita del Rotary che è stato fondato nel febbraio del 1905, a Chicago, da Paul Harris. Entrambi nascono per venire incontro a un bisogno: quello di sopperire alla mancanza di uno stato sociale; per andare incontro ai bisogni delle persone più deboli. Mentre però il Rotary si è subito diffuso in tutto il mondo, le Fondazioni di Comunità sono rimaste un fenomeno americano, non sono state esportate. Solo negli anni novanta sono arrivate in Italia, su impulso della Fondazione Cariplo. A Salerno è nata su un progetto di “Fondazione con il Sud”: ci siamo costituiti nel 2009 grazie all’iter progettuale avviato dal dottor Giovanni Vietri ”.
Aniello Palumbo