a cura della D.ssa Patrizia Zinno
I Ceci di Cicerale sono legumi di antica origine asiatica e coltivati da migliaia di anni in Italia, a Cicerale, un borgo di circa 1200 abitanti, in provincia di Salerno. Da notare che lo stemma comunale del paese, porta scritto, TERRA QUAE CICERA ALIT (terra che nutre i ceci) con l’immagine di una piantina di ceci, testimonianza di quanto la sua produzione nel paese era importante durante il Medioevo e quanto lo sia ancora oggi da alcuni preziosi agricoltori. Tra le leguminose a granella risulta infatti, quella dei ceci la specie più antica.
Presenta un fusto peloso di circa 40 cm. baccello di forma ovale con foglie dentellate e fiori bianchi e rosa. E’ un legume poco coltivato in Italia e ciò che rimane della sua storia è collegata alle antiche tradizioni agricole del Sud, quando l’alimentazione dei contadini era legata al grano e ceci, come una unica fonte proteica.
Rispetto ai ceci tradizionali, quelli di Cicerale si presentano con un colore più dorato con una sfumatura nocciola chiaro e sapore più forte. Hanno un basso contenuto in umidità e presentano un tempo di conservazione molto prolungato mentre invece in fase di cottura si ingrossano notevolmente.
Ha proprietà fisiche ed organolettiche che lo rendono un legume interessante e grazie alle sue proprietà nobili, è stato riconosciuto Presidio Slow Food dal 2012. Questa potenzialità nutritiva è legata al terreno fertile dove viene prodotto, che è ricco di Sali minerali come magnesio, potassio, zolfo, ferro. Il cece ha bisogno di poca acqua e la raccolta dei baccelli viene effettuata rigorosamente a mano e poi battuti con un bastone per la fuoriuscita del seme. La semina è a Marzo e la raccolta a luglio. Giovanna Voria Chef contadina dell’Agriturismo di Corbella, Ambasciatrice della Dieta Mediterranea nel mondo, insieme ad altri contadini locali, cura amorevolmente la sua coltivazione e prepara con i ceci dei fantastici piatti tradizionali.
Giovanna : – Il più antico è la Cicciata Ciceralese, un concerto di profumi e sentori, un’antica zuppa di origina contadina, che veniva preparata il 1° Maggio nel periodo che si semina il legume, come buon augurio, affinchè porti un abbondante raccolto. Un piatto gustoso e nutriente della Dieta Mediterranea, una realtà Gastronomica Cilentana, che comprende un insieme di cereali e legumi, (ceci di Cicerale, cicerchie, fagioli di Controne, fagioli Regina, fagioli di Casalbuono, l’antico fagiolino di maggese, fagioli rossi, fagioli a pisello, fagioli d’acqua, fagioli striati, fagioli dell’occhio, farro, avena, orzo, tre tipi di grano cilentano, piselli secchi, fave, granturco, maracuocciolo, cece nero di Corbella) mescolati con tante spezie Mediterranee profumate.- Ad onorare questo prestigioso legume, da circa quattro anni a Cicerale, dopo il Ferragosto si prepara la famosa e tradizionale Festa dei Ceci, una manifestazione che racchiude enogastronomia locale, storia, arte e musica popolare.
Anche quest’anno dal 21 al 23 Agosto, la Pro Loco guidata da Matteo Del Galdo e governato dal Sindaco Francesco Carpinelli, ha organizzato questa interessante rassegna, che coinvolge il centro storico del paese e tutti cortili degli antichi palazzi nobiliari. Un appuntamento che esalterà un binomio importante, luogo e cibo; da una parte la gustosità dei piatti preparati con i ceci locali e dall’altra invece far conoscere la bellezza di un paese ricco di storia, cultura e tradizione con le sue preziose testimonianze. Attraverso un percorso enogastronomico sarà possibile in questi giorni assaggiare tante prelibatezze dedicate al legume dall’antipasto al dolce come lagane e ceci, insalate, frittelle con farina di ceci, i ceci in tegamino, i ravioli alla crema di ceci o, addirittura, i ceci zuccherati, tutto innaffiato da ottimo vino locale.
Foto di Giovanna Voria e Antonella Romano di Cicerale