Dopo le anteprime di ottobre, la programmazione 23.24 del Teatro Ghirelli comincia venerdì 3 novembre alle ore 20, con il primo appuntamento della rassegna “ALTRE VISIONI, IL CINEMA OLTRE IL TEATRO” a cura di Angelo Curti.
Per il debutto è stato scelto il film “La divina cometa” di Mimmo Paladino – alla sua seconda prova da regista dopo Quijote – un lungometraggio in cui si fondono la Divina commedia di Dante Alighieri con la tradizione partenopea che riguarda il Natale.
“Ho sempre pensato che un film non si sostituisca alla pittura, non vi si sovrapponga, è semplicemente un’altra cosa”, scrive nelle note di regia l’artista, che aggiunge: “Creare un film è qualcosa di analogo alla scultura, ma è come plasmare la luce. Questo è quello che mi ha affascinato. Lavorare con la luce che si materializza, che diventa immagine, movimento, parola, suono”.
“La divina cometa” è costellata di parole e personaggi, interpretati da Toni Servillo, Enzo Moscato, Francesco De Gregori, Tonino Taiuti, roberto De Simone, Alessandro Haber, Sergio Rubini, Nino D’Angelo, Cristina Donadio, Peppe Servillo, Giovanni Veronesi, Cristina Donadio, Ferdinando Bruni, Giovanni Esposito, Tomas Arana…
In sala, ad introdurre il film, ci saranno Cristina Donadio e Angelo Curti.
SINOSSI
LA DIVINA COMETA, film diretto da Mimmo Paladino, racconta come un attore e una famiglia di senzatetto si mettano in viaggio su di un treno, diretti verso una destinazione che li porterà alla ricerca di una nuova casa, un po’ come Giuseppe e la Vergine incinta. Il loro viaggio, però, diventa una messa in scena del viaggio dantesco nel quale l’attore ricopre il ruolo del Sommo Poeta, questa volta non accompagnato da nessuno nella discesa verso gli Inferi. Il numerologo cerca di trovare ogni volta un senso a l’intera commedia, mentre tenta di raccontare il viaggio intrapreso tra i gironi infernali in un Inferno che sembra diventare sempre più simile a un presepe, mescolando la ricerca all’arte popolare. Si incontrano lungo il cammino personaggi iconici del primo regno ultraterreno della Commedia, come il conte Ugolino e Paolo e Francesca, che raccontano lo scontare della loro pena con aneddoti legati alla storia della fotografia e della pittura, intrisa di simboli e parole. Quello che vediamo è un Dante, che rimane ammutolito e zittito dalle scene di guerra, di miseria e dall’udire bestemmie, in un percorso dentro il tempo e lo spazio della creatività e delle idee più eretiche. La famiglia di senzatetto è alla semplice ricerca di un riparo e un po’ di cibo, ma questa disperata ricerca diventerà sempre più un indovinello.
Marguerite, spettacolo di e con Cristina Donadio – in scena sabato 4 alle 19 e domenica 5 novembre alle 18 -, è il primo appuntamento della stagione 23.24 di Casa del Contemporaneo al Teatro Ghirelli.
“Marguerite non è altro che un atto d’amore…” scrive nelle note di regia la stessa Donadio.
Lo spettacolo ha origini nel 1987-88 quando l’artista portò in scena – a pochi mesi dalla morte improvvisa e sconvolgente di Annibale Ruccello e Stefano Tosi, suo marito, avvenuta tragicamente per un incidente stradale nel settembre del 1986 – Frammenti di donna, tratto da L’amante di Marguerite Duras.
Allora Donadio scelse Duras per la sua straordinaria capacità di attraversare, in prima persona e con intensa emotività, tutti gli stati d’animo che nascono dal dolore per la perdita di una persona cara.
Ma adesso, dopo trentacinque anni, ha approfondito ad ampio spettro lo studio sulla scrittrice francese, trovando nei gesti, nella voce, nel tono, nel colore molte affinità: “Un enorme corpo narrativo dove i personaggi e le situazioni, gli eroi e le tragedie si muovono fuori da ogni schema in una galassia spazio-temporale dove il fulcro necessario è l’esistere e prima ancora, l’essere…”.
Nello spettacolo – strutturato come una serie istantanee in bianco e nero dell’animo di una giovane donna con una storia familiare difficile e dolorosa, fondata su un rapporto conflittuale tra la protagonista e sua madre – i cambi del punto di vista della narrazione sono continui, frequentissimi i salti temporali in avanti e all’indietro, i passaggi dal discorso diretto all’indiretto… il tutto scandito e accompagnato dalla musica dal vivo di Marco Zurzolo – presente anche in scena con Marco de Tilla e Pino Tafuto – che contrasta, precede o insegue le immagini, le parole ed i gesti.
Le due repliche dello spettacolo saranno anticipate, venerdì 3 novembre, dal primo appuntamento con “Altre visioni, il cinema oltre il teatro”, il percorso guidato da Angelo Curti, che propone La Divina Cometa, film diretto da Mimmo Paladino, con la stessa Donadio, Toni Servillo, Sergio Rubini, Nino D’Angelo, Francesco De Gregori, Alessandro Haber, Roco Papaleo, Giovanni Veronesi, Peppe Servillo, Tomas Arana e Giovanni Esposito.
MARGUERITE
di e con Cristina Donadio
con Matthieu Pastore
musiche dal vivo Marco Zurzolo, sax, Marco de Tilla, contrabbasso, Pino Tafuto, piano
costumi Alessio Visone
disegno luci Paco Summonte
video a cura di Giorgio Pinto
foto Fabio Donato
produzione Casa del Contemporaneo
durata 55 minuti
Spettacoli:
Sabato alle ore 19
Domenica alle ore 18
Teatro Ghirelli: inserito all’interno del parco dell’Irno, lungo la sponda del fiume omonimo, è il complemento culturale di un importantissimo piano di recupero urbanistico. Il Teatro ha una sala con centocinquanta posti e dispone di uno spazio eventi interno che può ospitare fino a cinquanta persone. Il teatro è inserito nell’edificio del vecchio mulino che era a fianco del forno di un antico opificio. E’ luogo di ospitalità e di produzioni teatrali e formazione artistica. Nel 2019 è stata oggetto di ristrutturazione, ed è stata adeguata alle attuali normative di sicurezza.
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
TEATRO GHIRELLI – Lungoirno, Viale Antonio Gramsci. Interno del Parco urbano dell’Irno
Salerno
info e prenotazioni: 349 943 8958
teatroghirelli@casadelcontemporaneo.it