Mercoledì 2 marzo, alle ore 18:00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare, recentemente restaurata, l’associazione culturale vietrese “La Congrega Letteraria”, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, promuoverà un dialogo volto ad approfondire le ragioni storiche e gli attuali sviluppi della guerra in Europa orientale – dal titolo “La storia e l’attualità, dialogo sulla crisi ucraina”.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Vietri, il dottor Giovanni De Simone, interverranno: il professor Carmine Pinto, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno nonché Direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano; il dottor Alessandro Bonvini, assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale, Università di Napoli Federico II nonché autore per Laterza di “Risorgimento atlantico. I patrioti italiani e la lotta internazionale per le libertà”; e il dottore di ricerca in storia Vincenzo Pedace, già dottorando di ricerca in Studi Storici presso il Dipartimento in Studi Linguistici, Letterari e Storici dell’Università di Salerno in co-tutela con la Pontificia Universidad Javeriana di Bogotá presso la quale ha svolto periodi di studio e di ricerca. Presenta e modera gli interventi e il dibattito finale il giornalista Aniello Palumbo.
L’incontro, sia in presenza fisica (con obbligo di mascherina) che in diretta sulla pagina Facebook de “La Congrega Letteraria”, apre il nono anno di iniziative dell’associazione vietrese — un’ottima occasione per usufruire della bellezza degli affreschi dell’Aula Consiliare della casa comunale, i cui lavori sono recentemente stati portati a termine dall’architetto e restauratore Antonio Forcellino, ma anche per tornare a discutere, dibattere, conoscere, vere pietre d’angolo della democrazia.
Nei giorni scorsi “La Congrega Letteraria” ha inoltre diramato un comunicato con il quale ha esortato la cultura e la politica locale a esprimere solidarietà al popolo ucraino e sostenere tutte le iniziative che mirano a favorire la fine delle ostilità e la ripresa del dialogo.
Il filosofo Bertrand Russel sosteneva che nessuno dei mali che si vuole eliminare con la guerra è un male così grande come la guerra stessa.