Le associazioni della Costiera amalfitana cercano di fare un bilancio di ciò che è accaduto in questa estate 2017 dove il fuoco ha divorato intere aree naturali rendendo ancora più fragile il territorio, e di proporre iniziative per scongiurare altre catastrofi.
La chiamata alla “mobilitazione” arriva dal Centro di Cultura e Storia amalfitana.
Lunedì 11 settembre, ore 17, presso la Biblioteca comunale di Amalfi (Via Supportico, 3) sono state invitate tutte le associazioni del territorio: Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Greenpeace, Fai, Acarbio, Club per l’Unesco di Amalfi, La Feluca, Mediterranea, Posidonia e tutti i cittadini che vogliono dare il loro contributo.
“Dobbiamo far sentire la nostra voce su fatti così gravi – scrive nell’invito Ermelinda Di Lieto, presidente del Centro di Cultura e Storia amalfitana – e valutare proposte e iniziative da assumere direttamente e da suggerire ad istituzioni ed autorità competenti del settore”.
Intanto Gioacchino Di Martino, storico ambientalista e vice presidente del Centro di Cultura, è andato sui luoghi degli incendi per un primo sopralluogo. “E’ drammatico quello che è successo – racconta Gioacchino, che è anche una memoria storica del territorio – dobbiamo andare indietro al 1985 quando fu l’anno più nero per gli incendi. Questo 2017 lo eguaglia e forse lo supera in centinaia di ettari bruciati”.
Anche Franco Ortolani, geologo e profondo conoscitore degli effetti dei dissesti idrogeologici, dà tutto il suo “sostegno scientifico alle azioni tese a difendere il patrimonio boschivi, prima, e la sicurezza dei cittadini dopo gli incendi”.
A margine dell’incontro è prevista anche una conferenza stampa di tutte le associazioni che saranno presenti.
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