“Il mondo arabo ha a cuore la condizione della donna e la sua salvaguardia. Le donne indossano il burka per scelta e non per imposizione“. A raccontare il ruolo della donna nel mondo arabo è stata la giornalista e artista salernitana Benedetta Paravia, che da anni vive a Dubai, dove ha ideato e prodotto il format cross-mediale “Hi Dubai” e ora anche “Hi Emirates”, trasmesso sul canale nazionale “Tv Dubai One”. “ Raccontiamo storie vere, raccontate con totale spontaneità da donne arabe che lanciano messaggi positivi alle altre donne. Provengono da ceti sociali diversi e raccontano al pubblico le proprie storie di realizzazione personale in un paese unito e tollerante quale gli Emirati Arabi” – ha spiegato la dottoressa Paravia – ”Sono donne in carriera, madri, lavoratrici, mogli che non sono succubi del loro uomo. Ci sono anche donne che ricoprono ruoli importantissimi in politica. I consigli di amministrazione delle società sono costituiti per il 70% da donne e tra i laureati il 70% sono donne. L’Arabia Saudita è un paese che sta puntando al futuro. Il trentatreenne erede al trono, lo Sceicco Mohammed bin Salman Al Saud, ha coniato lo slogan “Tra pochi anni noi saremo la nuova Europa”.
L’incontro è stato organizzato al “Grand Hotel Salerno” dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Carmine Nobile, grazie ai buoni auspici del Past Governor Marcello Fasano che ha letto il ricco curriculum dell’artista salernitana che ha anche ricevuto, unica al mondo, il Patrocinio dell’Unesco per aver scritto “Angels – una canzone per la pace: ” Benedetta è considerata fattore chiave e portavoce del “Rinascimento globale arabo” ha spiegato il dottor Fasano mentre il presidente Nobile ha annunciato che: ” A breve sarà installata, in uno spazio verde della Lungoirno di Salerno, un’opera dell’artista Pietro Lista, dedicata alle donne vittime di violenza”. Sono intervenuti anche l’Assessore , che ha raccontato di aver sposato una donna iraniana, e l’Assistente del Governatore Pasquale Verre, l’avvocato Vincenzo Cestaro, che ha raccontato che solo nel 1989, per la prima volta, le donne sono state ammesse a far parte dei Rotary Club
Aniello Palumbo