«Abbiamo l’ambizione di essere un movimento politico e non certo una lista civetta. Vogliamo essere un fatto politico e non uno stratagemma. Vogliamo diventare una forza politica che guardi oltre la scadenza del 4 marzo e che metta al centro una questione che oggi non può più essere elusa: la democrazia non può essere funzionale alle regole contabili, ma deve garantire uguaglianza alle persone. E’ un principio che si è smarrito ed è per questo che la politica oggi viene rifiutata dalla pubblica opinione con l’astensione, con il voto di protesta o con l’adesione ai populismi. Ma il rifiuto non è un abbandono, in realtà è una richiesta di politica, di buona politica». Lo dichiara il deputato Giuseppe De Mita, che con “L’Italia è Popolare” è tra i fondatori di Civica Popolare di cui oggi a Roma, al Tempio di Adriano, è stato presentato il simbolo.
«Presentiamo – aggiunge De Mita – proposte praticabili, ma dentro una gerarchia di valori che metta al centro la persona non come individuo, ma nell’intreccio di relazioni di vita che ha. Le sovrastrutture economiche e contabili, perciò, si organizzano in funzione della tutela dei bisogni della persona. Sembra qualcosa di banale e scontato, ma banale non è. E’ una visione, al contrario, che può dare un senso alto e di grande valore alla nostra esperienza politica».