Nella straordinaria cornice del museo aziendale tra i manufatti ceramici che raccontano una storia ricca 500 anni, espressione di una delle “100 eccellenze del made in Italy” si terrà, venerdì 5 maggio per la prima volta nella sua storia, la seduta campana del Consiglio Generale di Confindustria Ceramica. E qui, a far gli onori di casa presso la sede della Ceramica Francesco De Maio, sarà Gianni De Maio che, per l’occasione, aprirà, in esclusiva, le porte del museo aziendale per raccontare la storia della manifattura artigianale vietrese.
Lo scenario della seduta dell’Associazione degli industriali Italiani della ceramica programmata all’interno di un’azienda come la Ceramica Francesco De Maio, insignita del premio “100 eccellenze italiane” per la valorizzazione del made in Italy. Durante l’incontro si approfondiranno le evidenze emerse dalle fiere internazionali appena concluse e le novità relative alla circolazione internazionale dei prodotti. Una trasferta, resa possibile grazie alla collaborazione della Ceramica Francesco De Maio e della Sacmi – impresa leader mondiale nella produzione di impianti per la ceramica- che è anche l’occasione per visitare lo stabilimento produttivo di Nocera Superiore, dove il gruppo ceramico campano ha organizzato le proprie produzioni a più elevata artigianalità industriale.
La due giorni degli industriali italiani della ceramica in Campania coincide anche con la prima del museo della Ceramica “Francesco De Maio”, che documenti storici fanno risalire al 1494 quando Matteo Cassetta iniziò con la vendita di cinquanta langelle per riporvi l’olio”. Una storia che, col passare dei secoli, ha sempre visto la famiglia Cassetta alle redini dell’azienda e protagonista di prestigiose collaborazioni, tra cui quella con Gio Ponti realizzata nel secolo scorso con la D’Agostino, una delle aziende del Gruppo de Maio. Nel 1959, il matrimonio tra Vincenza Cassetta, figlia dell’artista Giuseppe Cassetta e Francesco De Maio anch’egli erede di un’antica tradizione di famiglia della lavorazione del cotto a mano tra le cave d’argilla di Ogliara è stata una sinergia tra le storiche famiglie ceramiste che, nel 1963, ha dato vista alla prima delle loro aziende la Ceramica di Vietri Francesco De Maio, apprezzata anche per la decorazione a mano delle “riggiole”, termine gergale per indicare le tipiche maioliche vietresi.