O rraù, come tutti sanno, deve “pippiare” per ore, altrimenti non è un vero ragù napoletano. Lo sa bene donna Lucia che ogni domenica mattina lo prepara nella sua cucina dove, attaccati alle pareti, ci sono il poster di Maradona e quello della squadra del Napoli, di quando Totonno Iuliano era il Capitano. Donna Lucia, ottima cuoca, con la passione per il taglio e cucito, è la moglie di Don Vittorio, un autista di pullman in pensione, grande tifoso del Napoli, che coltiva l’hobby di giocare la famosa bolletta, insieme a due suoi amici: l’avvocato Cardaropoli e Don Antonio, con i quali, in modo quasi scientifico, studia tutti i possibili risultati della domenica calcistica. Questi personaggi, insieme a tanti altri, sono i protagonisti del libro “La Bolletta”, edito da “Gutenberg Edizioni”, presentato nella Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, scritto dal noto avvocato salernitano, Luciano Provenza, docente di discipline giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie, già Consigliere Comunale, da sempre impegnato nel sociale, giornalista pubblicista, fondatore e amministratore del gruppo Facebook “Il Salotto Gastronomico”, un vero fenomeno social con oltre 18.000 iscritti. Nel suo nuovo libro, il cui progetto grafico è stato curato da Enzo Ricciardi, l’avvocato Provenza racconta, in modo simpatico e divertente, una domenica vissuta in casa di Don Vittorio: “In questa commedia in tre atti, molto “scarpettiana”, dedicata al nostro Sud, racconto degli aneddoti realmente accaduti e, attraverso i dialoghi dei protagonisti, tratto anche significative tematiche sociali, come la camorra, il culto dei morti, il calcio scommesse, il delitto d’onore, la scaramanzia, l’importanza del latino, della filosofia, e la gelosia”. Tra i tanti personaggi del libro c’è anche un personaggio reale, il Cavalier Don Antonio Guariglia, noto impresario di pompe funebri salernitano , supertifoso della Salernitana, che nel libro viaggia sempre con un metro in tasca da utilizzare all’occorrenza. “ Don Antonio Guariglia ha offerto alcuni degli spunti più caratteristici di questa commedia nella quale si gioca con la morte, quasi a voler deridere la necrofobia” ha spiegato Provenza .
Una commedia il cui testo si presta a essere rappresentato in teatro come ha evidenziato l’attore comico Ciro Girardi che ha recitato in modo brillante alcuni brani del libro. Prontamente, il Vice Presidente della Provincia e Sindaco di Centola – Palinuro, il dottor Carmelo Stanziola, fraterno amico di Luciano Provenza, ha proposto di presentare la sua commedia a Palinuro: ” Nella suggestiva cornice dell’Antiquarium, degna location per rappresentare questo capolavoro che fa comprendere quali sono i veri valori della vita”. Anche il Sindaco di Salerno, l’architetto Vincenzo Napoli, ha apprezzato il libro di Provenza: ” E’ un’opera gustosa, intelligente, interessante, struggente e divertente, scritta bene, che ha valenze intrinseche, fortemente evocative”. L’avvocato Americo Montera , Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, ha simpaticamente ricordato il grande legame di amicizia esistente con la famiglia Provenza e con Luciano in particolare:” Nel suo libro, scritto con semplicità, si vive la quotidianità delle nostre famiglie. Leggerlo significa dare colore alla nostra vita”. La dottoressa Paki Memoli, Consigliere Provinciale con delega alla Cultura, ha raccontato di aver frequentato, sin da ragazza, la famiglia Provenza: ” Ricordo che spesso, la domenica mattina, con una scorza di pane facevo la scarpetta con il ragù preparato dalla mamma di Luciano , Antonietta Baccaro, professoressa di chimica, che ha dato tanto a questa città e alla quale dovrebbe essere intitolata una strada del nostro Comune”. Dopo i saluti del Sindaco di Solofra Michele Vignola, a rendere ancora più magica la serata sono stati il cantante Francesco De Prete e il chitarrista Maurizio Rossi, che hanno magistralmente interpretato brani del repertorio classico napoletano tra i quali anche “Era de Maggio” e “Reginella” cantata da Rossana Della Venezia. La divertente presentazione del libro si è conclusa con la benedizione di “lunga vita” a tutti i presenti da parte del Cavaliere Don Antonio Guariglia.
Aniello Palumbo