L’8 marzo la giornata internazionale della donna! Se a qualcuno dovesse sfuggire basta guardare in giro per vedere spuntare chioschi improvvisati di mazzetti di mimosa ( che vista la crisi ad un solo euro), palloncini, pelusche, cioccolattini. Tutti contenti? Ed invece no! Tutti, anche in questo caso ad accusare, tutto e tutti di maschilismo, e ad invocare una maggiore integrazione. Cosa corretta e giusta, anche perchè soprattutto in Italia la figura della donna è ancora molto poco valorizzata. Ma sarà solo colpa dell’Universo maschile?
Non credo, immaginate la scena, della donna media che stamane ha scritto sul suo profilo facebook di non credere in questa festività, di criticare chi per galanteria, per omaggio, per amore, per abitudine, o perchè lo impone la società decida di fare un gesto carino per la propria Donna ( madre, figlia, moglie, amica, compagna), ma che con trepidante attesa aspetta l’arrivo del proprio uomo per vedere se ha avuto l’accortezza di portare un piccolo simbolo per omaggiarla. Apriti cielo se il proprio compagno, perchè aveva capito che non avrebbe gradito l’omaggio e non lo ha comprato. Fulmini a cile sereno, accuse, muso lungo. Poi c’è anche la donna emancipata che per far valere la propria libertà si prepara, in modo maniacale per la serata.. dove povrà ( almeno solo per una sera) dimostrare di essere LIBERA. Eh si donne in avanti con l’età che si divertono a prendersi delle libertà con lo spogliarellista di turno, oppure madri di famiglia tutta casa e chiesa che balla mezze nuda su un tavolo. Scene di ordinaria follia. Dove in un paese ancora molto indietro con l’emancipazione tutto è possibile, dove ancora oggi si addita una donna in minigonna come una poco di buono, oppure che lavora in azienda e che svolge ruoli di prestigioso una cattiva madre. Per poi passare a quelle che hanno fatto carriera in politica, che hanno ottenuto il successo perchè amante di turno di questo o di quello.
Ma guai se una donna decida di non truccarsi o non metersi in tiro, in questo caso s’è meritata il tradimento da parte del compagno.
Una cosa è certa, ben venga una festa in cui si festeggi l’autonomia che la donna ha in questi anni ottenuto, anche nel rispetto per quelle che hanno lottato affinchè questo fosse reso possibile. Ma in un contesto sociale dove le donne vengono ammazzate, violentate, vendute è FONDAMENTALE EDUCARE LE NUOVE GENERAZIONI AL RISPETTO DELLA DONNA, senza stereotipi e senza falso moralismo