In data odierna, la Giunta Comunale ha deliberato di istituire la “Giornata in Memoria di Primo Levi”, la cui ricorrenza viene fissata per il 13 Dicembre. Inoltre, in pari data, l’organo esecutivo ha demandato, altresì, al Consiglio comunale la decisione in ordine all’attribuzione della Cittadinanza Onoraria alla memoria del grande scrittore di origine torinese.
Siffatta decisione, scaturita dalla richiesta (nota prot. N. 74007 dell’11.11.2020) giunta dal gruppo “Primo Levi e la città di Battipaglia”, e che ha trovato il pieno ed immediato accoglimento da parte del Sindaco Cecilia Francese, giunge anche a seguito di un delicato aneddoto tra la città di Battipaglia e lo stesso Primo Levi, minuziosamente descritta da quest’ultimo all’interno dei propri scritti.
In particolare, fu lo stesso scrittore a raccontare di come, all’alba del ’43, la milizia che lo catturò vicino Amay in Valle D’Aosta, nel controllare i documenti in possesso dello stesso, si accorse subito che erano falsi; ciò, in quanto, al loro interno veniva indicata la città di Battipaglia, casualmente la medesima città di origine del milite che operò il controllo (e che shiaffeggiò il Levi). Successivamente, quest’ultimo si scusò con Levi offrendogli una coperta e la possibilità di scaldarsi dinanzi ad una stufa.
Quanto alla predetta ricorrenza, prevista già a partire dal 13 dicembre di quest’anno, la Giunta Comunale ha approvato, altresì, la creazione di una “staffetta social” tra le associazioni, con letture in video di brani tratti dai libri di Primo Levi, coordinate dagli hashtag: #13dicembre #primolevicittadinodibattipaglia #associazioniperprimolevi, e con l’invito ai cittadini ad aderire alla staffetta con proprie letture, con donazione del primo nucleo del “Fondo Levi”.
Ulteriori iniziative sono previste per il 2021 allorquando, nel giorno del 13 dicembre, verranno organizzati un ciclo di conferenze e di eventi che vadano a coprire il periodo dal 13 dicembre al successivo 27 gennaio, Giorno della Memoria; una mostra foto-biografica di Primo Levi con pannelli appositamente realizzati in collaborazione con artisti, fumettisti, grafici; una mostra di copie manoscritti in collaborazione con la Fondazione Primo Levi di Torino; un ciclo di letture di brani tratti dai testi di Primo Levi con azioni, rappresentazioni, musica e performance.
Inoltre è stata approvata la proposta di stipula del gemellaggio tra la Città di Battipaglia con Saint Vincent, nel cui territorio si trova il villaggio di Amay nonché con i Centri Studi, con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, con l’Istituto Storico della Resistenza in Valle D’Aosta, con l’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza di Torino, l’Archivio Nazionale Cinematografico della resistenza di Torino e con Guernica.
“E’ quindi un onore per la città di Battipaglia riconoscere a Primo Levi la cittadinanza onoraria, e non solo per un elemento fortuito legato a quel documento falso che lo scrittore aveva indosso quel 13 dicembre di 77 anni fa , ma io direi per quello che ha rappresentato quale testimone di una delle più nefande pagine della storia umana che ha così fortemente segnato il mondo intero e che da allora ha aperto un dibattito mai esaurito sul dove può arrivare la perversione dell’animo umano, e per quello che ha rappresentato nella storia della letteratura e della cultura italiana e mondiale del novecento.
Credo che vadano ringraziati coloro che hanno promosso questa iniziativa associazioni e singoli cittadini.
Noi abbiamo votato oggi il 13 dicembre con apposita delibera di Giunta Comunale la proposta al Consiglio Comunale, che voglio sperare e mi auguro davvero, voglia accogliere all’unanimità questa proposta;
Nella delibera questa amministrazione intende accogliere nella sua totalità la proposta avanzata, sia relativa alla cittadinanza onoraria a Primo Levi, sia l’Istituzione del giorno del 13 dicembre ( giorno dell’arresto ) quale giornata del ricordo e della memoria del grande scrittore , da proporre anche alle scuole in sede di studio del novecento sia sul piano storico che letterario, sia avviare le procedure per il gemellaggio con il comune di Amay in Valle D’Aosta, dove Primo Levi fu arrestato , da partigiano, e dove incominciò il suo calvario durato circa due anni e che lui ha descritto in modo così magistrale nei suoi libri che sono così divenuti non solo una testimonianza drammatica, ma una denuncia incancellabile oltre che pagine di storia vissuta del novecento”. Dichiara il Sindaco Cecilia Francese.
“Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo” (Cit. Primo Levi)