Istat, occupati e disoccupati, 13,2% ad ottobre. Disoccupazione giovanile al 43%. Andamento trimestrale in leggero miglioramento.

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giovani-lavoro-disoccupazioneA ottobre 2014 gli occupati sono 22 milioni 374 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e sostanzialmente stabili su base annua.

Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.

Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 410 mila, aumenta del 2,7% rispetto al mese precedente (+90 mila) e del 9,2% su base annua (+286 mila).

Il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi.

I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è pari al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale.

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-32 mila) e del 2,5% rispetto a dodici mesi prima (-365 mila). Il tasso di inattività si attesta al 35,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti su base annua.

Nel terzo trimestre 2014 torna a crescere il numero di occupati (+0,5%, pari a 122.000 unità in un anno), dovuto ad un nuovo aumento nel Nord (+0,4%, pari a 47.000 unità) e nel Centro (+2,1%, pari a 98.000 occupati) e al rallentamento della caduta nel Mezzogiorno (-0,4%, pari a -23.000 unità). La crescita riguarda entrambe le componenti di genere, in particolar modo le donne (+0,9%, pari a 87.000 unità). Al persistente calo degli occupati di 15-34 anni e dei 35-49enni (-1,6% in entrambi i casi) continua a contrapporsi la crescita di quelli con almeno 50 anni (+5,5%).

La sostanziale stabilità dell’occupazione italiana si accompagna alla crescita di quella straniera (+128.000 unità). In confronto al terzo trimestre 2013, il tasso di occupazione degli stranieri (58,8%) segnala un aumento di 0,7 punti percentuali e quello degli italiani (55,7%) una crescita di 0,3 punti.

Nell’industria in senso stretto prosegue la crescita dell’occupazione (+2,3%, pari a 104.000 unità), dovuta quasi del tutto alla componente maschile, mentre continua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-3,7%, pari a -60.000 unità) e riprende la crescita nel terziario (+0,4%, pari a 66.000 unità).

Non si arresta la flessione degli occupati a tempo pieno (-0,4%, pari a -68.000 unità rispetto al terzo trimestre 2013), che riguarda i dipendenti a tempo indeterminato e gli indipendenti. Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare a ritmi sostenuti (+4,9%, pari a 191.000 unità), ma la crescita interessa esclusivamente il part time involontario che riguarda il 63,6% dei lavoratori a tempo parziale.

Per il secondo trimestre consecutivo, con maggiore intensità, prosegue la crescita dei dipendenti a termine (+6,7%, pari a 152.000 unità nel raffronto tendenziale) e torna ad aumentare anche il numero dei collaboratori (+5,0%, pari a 18.000 unità).

Nel terzo trimestre 2014 continua la crescita tendenziale del numero dei disoccupati (+5,8%, pari a 166.000 unità in un anno), che coinvolge soprattutto le donne e le persone in cerca del primo impiego. L’incremento riguarda tutte le ripartizioni, in particolare il Mezzogiorno. Il 62,3% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più (56,9% nel terzo trimestre 2013).

Nel terzo trimestre 2014 il tasso di disoccupazione è pari all’11,8%, in crescita di 0,5 punti percentuali su base annua; l’indicatore è pari all’11,0% per gli uomini e al 12,9% per le donne. Aumentano ancora i divari territoriali, con l’indicatore pari al 7,8% nel Nord (+0,2 punti percentuali), al 10,7% nel Centro (+0,5 punti) e al 19,6% nel Mezzogiorno (+1,1 punti).

Nel terzo trimestre 2014 prosegue a ritmi più sostenuti la diminuzione del numero degli inattivi di 15-64 anni (-2,6%, pari a -377.000 unità), dovuto soprattutto ai 55-64enni e alimentato in due terzi dei casi dalle donne. Il tasso di inattività scende al 36,4% (era il 37,2% nel terzo trimestre 2013).