Il patrimonio culturale italiano vanta 4.976 musei e istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico nel 2015. Di questi, 4.158 sono musei, gallerie o collezioni, 282 aree e parchi archeologici e 536 monumenti e complessi monumentali.
L’Italia ha un patrimonio diffuso quantificabile in 1,7 musei o istituti similari ogni 100 km2 e circa uno ogni 12 mila abitanti. Un Comune italiano su tre ospita almeno una struttura a carattere museale.
Le regioni con il maggior numero di istituti (30% del totale) sono Toscana (548), Emilia-Romagna (477) e Piemonte (427). Nel Mezzogiorno si concentra invece oltre la metà delle aree archeologiche (52,8%), una su tre (32,6%) si trova in Sicilia e Sardegna.
La maggior parte dei musei presenti sul territorio espone collezioni di etnografia e antropologia (16,6%); seguono quelli di arte antica (15,9%), archeologia (14,7%) e storia (11,5%).
Nel 2015, i musei e le altre strutture espositive a carattere museale hanno registrato la cifra record di 110,6 milioni di ingressi (+6,4% rispetto al 2011) così suddivisi: 59,2 milioni i musei, 11,9 milioni le aree archeologiche, 39,3 milioni i monumenti (rispettivamente 53,9 milioni, 9,5 e 40,5 nel 2011).
I visitatori tendono a concentrarsi su un numero limitato di destinazioni; tre sole regioni assorbono, infatti, il 52,1% dei visitatori: il Lazio (22,3%), la Toscana (20,6%), la Campania (9,2%).
In media sono poco più di 22 mila i visitatori per ciascun museo ma la polarizzazione è forte: i primi 20 musei e istituti similari hanno attratto nel 2015 quasi un terzo dei visitatori (31,9%) mentre il 36,5% ha registrato non più di mille visitatori all’anno.