Nel secondo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% in termini tendenziali.
La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,4%.
IL COMMENTO
Nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana fa registrare una crescita dell’1% in termini congiunturali e del 4,6% in termini tendenziali. La fase espansiva del Pil presegue pertanto per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,4%.
Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e una crescita sia nell’industria sia nei servizi. Un contributo positivo alla crescita è derivato dalla componente nazionale, mentre la componente estera netta ha generato un apporto negativo.