Rispetto al mese precedente, a febbraio 2017 si registra una diminuzione per le esportazioni (-2,0%) e un aumento per le importazioni (+1,3%).
Il calo congiunturale dell’export, dopo quattro mesi di continua espansione, è determinato dalle vendite verso i mercati extra Ue (-4,7%) mentre per l’area Ue (+0,3%) si registra un contenuto aumento. Tutti i principali raggruppamenti di industrie sono in flessione, a eccezione dei beni di consumo durevoli (+2,7%), che registrano una crescita.
Nel trimestre dicembre 2016-febbraio 2017, rispetto al trimestre precedente, l’aumento dell’export rimane comunque sostenuto (+3,7%) e coinvolge entrambe le principali aree di sbocco, con una crescita più intensa per i paesi extra Ue (+4,9%), rispetto all’area Ue (+2,7%). Le importazioni (+5,6%) crescono in misura più ampia delle esportazioni.
A febbraio 2017 la crescita tendenziale dell’export (+2,3%) riguarda sia l’area extra Ue (+3,6%) sia quella Ue (+1,3%); l’incremento dell’import (+9,1%) è più sostenuto dall’area extra Ue (+11,9%). Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (20 a febbraio 2017 rispetto a 21 di febbraio 2016), l’aumento risulta più ampio: +11,3% per l’import e +5,0% per l’export.
Le vendite di prodotti petroliferi raffinati (+80,8%), di autoveicoli (+12,7%) e di sostanze e prodotti chimici (+6,6%) sono in forte aumento. Dal lato dell’import, aumenti rilevanti riguardano petrolio greggio (+105,3%) e prodotti petroliferi raffinati (+53,6%).
A febbraio 2017 le esportazioni verso Cina (+31,5%) e Russia (+25,4%) registrano una marcata crescita tendenziale. Si segnala anche, tra i paesi dell’area Ue, una crescita sostenuta delle vendite verso Spagna (+9,8%) e Polonia (+8,5%).
A febbraio 2017 il surplus commerciale è di 1,9 miliardi (+3,9 miliardi a febbraio 2016). Nei primi due mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 1,3 miliardi (+7,3 miliardi al netto dei prodotti energetici).
Nel mese di febbraio 2017 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 5,7% nei confronti di febbraio 2016.
L’aumento dei prezzi all’importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e dell’ 1,3% in termini tendenziali.