dalla Sig.ra Maria Vitacca, membro del Comitato “No Crescent” e del Forum Nazionale “Salviamo Il Paesaggio” riceviamo e pubblichiamo la lettera all’Ambasciata Turca a Roma, in merito ai disordini scoppiati all’inizio di questa settimana che hanno portato anche a vittime tra i manifestanti:
Spett.le
AMBASCIATA DI TURCHIA
Piazza della Repubblica, 56
00185 ROMA
Fax : +39 / 06 / 488 24 25
E-mail : turchia@turchia.it
IO SONO DI ISTANBUL
(Solidarietà ai cittadini che difendono Gezi Park)
Quanto accade nella piazza del «Gezi Park» di Istanbul è lo specchio di una “modernità” deviata, malata.
Abbattere decine di alberi per convertire uno spazio pubblico in un anonimo centro commerciale è l’ultima goccia che cade nelle acque di una speculazione che asfissia identità, culture, paesaggi, storie.
Quanto accade in una piazza turca è quello che accade quotidianamente in Italia, nei centri storici, lungo i litorali, tra le colline, nelle città.
Salerno è come Istanbul quando lascia che il demanio marittimo diventi un enorme condominio privato, la Brianza è come Istanbul con la nuova speculazione che consuma suolo agricolo, Portovenere è come Istanbul con le scogliere artificiali che distruggono spiagge naturali.
È per questo che siamo idealmente insieme ai cittadini che difendono Gezi Park per vedere affermati, in quella lotta, valori e principi più forti della malapolitica del territorio, delle repressioni e dei lacrimogeni.
Il Comitato No Crescent
di seguito la risposta dell’Ambasciatore Turco a Roma:
La ringrazio per l’interesse dimostrato per gli avvenimenti che succedono nel nostro Paese.
Il diritto alla libertà di espressione, di riunione e di manifestazione, sono diritti garantiti dalla Costituzione nel nostro Paese.
In realtà, questo tipo di manifestazioni fanno parte della cultura politica della Turchia. Esse non sono casi nuovi o straordinari.
Durante le manifestazioni iniziate a Taksim che avevano finalita’ di protezione ambientale e in seguito dilagate ulteriormente, le forze di sicurezza hanno dovuto intervenire contro alcuni gruppi che avevano fuorviato lo scopo della manifestazione, ricorrendo alla violenza.
Il Primo Ministro Erdoğan e il Ministro dell’Interno Güler hanno personalmente condiviso con l’opinione pubblica l’idea che la polizia in alcune momenti della manifestazione abbia usato la forza in maniera sproporzionata e hanno prontamente annunciato l’apertura di un’inchiesta.
Infatti, oggi, il Ministero dell’Interno ha avviato questo processo.
Allo stato attuale, i rappresentanti della politica e della societa’ civile fanno appelli al buon senso.
La democrazia radicata della Turchia e la cultura di pace della nostra comunita’ hanno la maturita’ e gli strumenti sufficienti in grado di porre fine a questo processo in modo pacifico.
In questo senso, il Presidente della Repubblica oggi ha lanciato un messaggio nel quale ha espresso che i messaggi di buon senso sono ricevuti e verranno considerati.
La ringrazio ancora per la sua cortese attenzione e sensibilita’ ed invio cordiali saluti.
Hakkı AKİL
Ambasciatore