“Ci affascina dell’immagine la chiarezza più pura e compiuta, la neutralità, la cancellazione del mondo, l’indifferenza in cui niente si afferma, l’intimità di ciò che sussiste ancora nel vuoto. È questa la sua verità”. A svelare le caratteristiche dell’immagine nel suo libro “Iridi di Luna” è la professoressa Lidia Loguercio che presenterà il suo saggio sulla figura femminile domani sera, alle ore 17,00, presso la libreria “Imagine’s Book” di Corso Garibaldi. “L’immagine è un limite rispetto all’indefinito” – ha spiegato l’autrice – “una delle sue funzioni è quella di placare, di umanizzare l’informe nulla. Quando si desta, l’immagine può rappresentare l’oggetto in una preziosa aureola formale; è con il “fondo” poetico che fa più lega, e, una volta divenuta immagine, eccola divenuta inafferrabile, inattuale, impassibile. Il suo valore, il suo significato resta così sospeso”. Nel corso dell’incontro l’autrice, che dialogherà con l’editore, il Cavalier Peppe Barra, (Il Saggio Editore), con la professoressa Anna Arrè e con l’ingegner Michele Cicatelli, presenterà anche il suo saggio sull’immortalità:” L’amore nel Giardino delle Esperidi” che racconta del sogno dell’immortalità, del tormento interiore di Raul e del suo amore per una donna, Giulia Grenito, la cui immagine gli appariva vivida nella mente quando con la sua barca, nella prima luce del mattino, percorreva, accompagnato dall’ondeggiare del mare, lunghi tratti dell’ampio Golfo di Salerno lasciandosi avvolgere da una quiete e dolce malinconia.
Aniello Palumbo