È noto, che iniziare ad entrare nel mondo delle criptovalute può essere un po’ difficile. Difatti, ci sono molte domande e paure su un mercato così ampio, volatile e in via di sviluppo. Tuttavia, non si deve aver paura, ma, piuttosto, cercare di comprendere quanto investire in criptovalute ne valga davvero la pena. Investire in criptovalute ha sia pro che contro.
La risposta a questa domanda, tuttavia, non potrà essere la stessa per tutti, dal momento che investire in criptovaluta significa qualcosa di diverso per tutti. Grandi società quotate hanno tutte investito in Bitcoin. Tuttavia, ciò non significa che la mossa sia adatta a tutti gli investitori. Nel considerare un investimento in criptovalute, una cosa è certa, ossia ci saranno vincitori e vinti.
Tuttavia, forse il vantaggio più significativo di investire in una qualsiasi delle numerose criptovalute, risiede proprio nella possibilità di solidi profitti. Tuttavia, questi guadagni hanno un prezzo, vale a dire la nostra capacità di “digerire” la sua enorme volatilità.
Mentre alcuni investitori possono essere scoraggiati da questa volatilità, vi saranno altrettanti che andranno ad affermare che la questa volatilità è una buona cosa. Non a caso, Michael J. Saylor, imprenditore e dirigente d’azienda americano, in un intervista recente rilasciata a Stansberry Research ha dichiarato di preferire, di gran lunga, avere un rendimento volatile del 300%, piuttosto che un rendimento non volatile del 15%.
In ogni caso, oltre alla volatilità, le criptovalute forniscono, anche, agli investitori un meccanismo attraverso il quale possono diversificare i loro portafogli tradizionalmente detenuti in azioni, materie prime e obbligazioni. Tutto ciò cosa significa? Semplice: gli investitori istituzionali, gli individui ad alta ricchezza e gli investitori al dettaglio hanno recentemente iniziato ad allocare una piccola percentuale dei loro portafogli sulle criptovalute.
In altre parole, viene ad essere evidenziato come stia cambiando la sintonizzazione degli investitori. Molto utile ed esaustiva, potrà essere la visita al Bitcoin prime sito ufficiale.
Ovviamente, come deve avvenire in un qualsiasi investimento, ci sono alcune riserve da tenere a mente. La volatilità è buona e cattiva allo stesso tempo. Questo perché è possibile perdere denaro nello stesso modo in cui è possibile trarne profitto. Pertanto, è bene non investire mai più di quanto ci si può permettersi di perdere.
In sintesi, come in un qualsivoglia investimento, anche quello in criptovalute comporta dei rischi ed è, dunque, fondamentale che gli investitori bilancino costantemente i loro portafogli al fine di gestire correttamente il rischio. Poiché è ampiamente noto che Bitcoin funziona in cicli di 4 anni, il momento migliore per calcolare i costi medi in dollari in asset crittografici, sarà sempre durante il periodo dei mercati ribassisti.
Se si volesse esprimere una sorta di massima, si potrebbe asserire: “compra la paura, vendi l’avidità”. Un aspetto non trascurabile in tutta questa analisi, è dato dal fatto che non esiste una autorità centrale. Poiché Bitcoin e le altre criptovalute, non vengono ad essere regolati da alcuna autorità centrale, come una banca o un governo, i proprietari possono godere di una maggiore indipendenza.
Per di più, se da un lato, non esiste il modo di imporre tasse su ogni tipologia di criptovaluta, dall’altro, nessuna autorità centrale può rivendicare o congelare le nostre criptovalute. Tutto ciò, ci andrà a garantire, oltre che fornire, un maggiore controllo sui propri soldi.
Molti investitori amano scambiare criptovalute perché è un asset estremamente volatile. Se si riesce a monitorare bene il mercato, il trading di criptovaluta può portare rendimenti molto più elevati rispetto agli investimenti tradizionali. Quindi, andando a concludere, se si volesse rispondere dalla domanda se vale la pena investire in criptovaluta, il responso è semplice: dipende.