Dopo il sold-out del tour primaverile, l’estate musicale di Nino D’Angelo lo vedrà debuttare venerdì 6 luglio dall’Arena del Mare di Salerno (Sottopiazza della Concordia, dalle ore 21) con “Il Concerto 6.0”, la tournée che lo vede in giro per l’Italia da quasi un anno, da quel 24 giugno 2017 che lo ha visto protagonista di un live memorabile allo stadio San Paolo di Napoli per “iniziare” la grande festa per i suoi 60 anni (di cui 40 trascorsi su un palco a cantare). Una tournée che ha visto il musicista in giro per l’Italia e per l’Europa, facendo sempre registrare il tutto esaurito e “costringendolo” anche a più date, come a Milano e Torino.
- In occasione della festa per i tuoi 60 anni e del “concerto 6.0”, stai portando la tua musica in tutta Italia ed anche all’Estero, come ti senti sapendo che ci sono tante generazioni a confronto che cantano i tuoi brani?
- La cosa più bella per un’artista è quella di toccare tutte le generazioni. Io ho iniziato a fare questo mestiere quando ero il più piccolo della sala, ero più piccolo delle persone che venivano ad ascoltarmi, oggi sono il più grande rispetto a quelli che vengono ad ascoltarmi. Oggi ci sono le nuove generazioni che mi amano, mi vogliono bene e mi scoprono tutti i giorni ed è un privilegio enorme.
- Tra le date estive ci saranno anche dei concerti a Salerno, il 6 luglio all’Arena del mare e il 20 agosto a Sapri. Ti piace Salerno?
- Il golfo di Salerno è bellissimo così come la Costiera Amalfitana, penso che abbiamo una costa che nessuno ha. Non si discute. Al di là delle rivalità calcistiche, sono molto amato a Salerno e credo che sia davvero una bella città.
- Nino D’Angelo è un’artista della gente, come sei riuscito a restare una persona umile nonostante il successo?
- Io sono della gente, sono un miracolo del popolo. Un giorno le persone si sono messe attorno a me e mi hanno creato, senza la forza della gente non sarei nessuno. Io penso che quando nasci dove non c’è niente ma poi hai l’affetto delle persone la povertà fa miracoli, io sono un miracolo della gente che non ha niente.
- Tra i tuoi successi musicali degli anni 80 e 90, a quale brano sei legato particolarmente?
- Le canzoni sono come i figli, io voglio bene ad entrambi i miei figli. Le canzoni sono miei momenti intimi e divertenti, quella che mi rappresenta di più è ” Senza giacca e cravatta” perché parla della mia vita in parole e in musica, io sono quello.
- Per quanto riguarda invece l’ultimo album “Nino D’Angelo 6.0”?
- L’album “Nino D’Angelo 6.0” è un disco live dello Stadio San Paolo di Napoli, dove io l’anno scorso ho fatto questa grande festa, il concerto per i miei sessant’anni, per questo si chiama 6.0. Questo è un disco triplo in cui sono inseriti anche dei brani nuovi ed inediti.
- Un altro concerto che farai si terrà a Parigi al Bataclan, ed è un vero manifesto di solidarietà e vicinanza anche nei confronti delle persone che hanno perso la vita dopo gli atti di terrorismo che si sono verificati.
- Il Bataclan è un posto che mi sta molto a cuore e dovendo fare Parigi ho avuto la fortuna di fare questa data al Bataclan. Il ricordo di quell’ingiustizia in cui sono morte persone che non dovevano morire per la musica mi fa pensare che noi della musica dobbiamo dare tanto al Bataclan e io sarò uno di quelli, porterò la mia musica al Bataclan.
- Sei un grande tifoso del Napoli, cosa ne pensi di Ancellotti come allenatore? Riuscirà finalmente a far vincere lo scudetto al Napoli?
- Guarda, Ancellotti se è venuto a Napoli è perché crede che il Napoli abbia delle possibilità, Ancellotti è un vincente, però bisogna stare con i piedi per terra perché comunque le partite bisogna vincerle e siamo qui, lottiamo. Per adesso abbiamo speso un bellissimo gioco, anche con Sarri devo dire che è stato un grandissimo Napoli. Poi quando perdi lo Scudetto con 91 punti, speriamo di festeggiare il terzo Scudetto.
- La famiglia è il fulcro centrale della tua vita e rappresenta il più grande valore per te.
- Per me il mondo è diventato più triste e solo da quando si sono sgretolate le famiglie, non ci sono più gli stessi valori. Il valore della famiglia penso che sia il valore più importante ed è fondamentale, sotto questo aspetto il progresso è stato un grande regresso.
- A proposito del progresso, la musica ad oggi è cambiata tantissimo rispetto a prima, adesso ci sono i talent, ci sono i social, YouTube, Spotify, il modo di comunicare e diffondere la musica è totalmente differente. Cosa ne pensi?
- Io penso che se hai talento e passione hai qualche possibilità in più, certo se oggi metti un video su YouTube e sei un grande cantante magari hai più possibilità, questo aiuta di più. La vita è diventata una gara con tutti questi talent e gare, la televisione dovrebbe acculturare invece è molto peggiorata.
- Dopo l’ultima partecipazione a Sanremo nel 2010 hai più pensato di partecipare nuovamente?
- Ho fatto cinque Sanremo, Sanremo ti sfrutta e tu devi saper sfruttare Sanremo, se hai una bella canzone devi andare a cantarla e usare la tua popolarità. Potrei anche partecipare, mai dire mai nella vita.
- Un’altra tua grande passione è il Teatro, ma anche il Cinema, infatti hai interpretato vari ruoli in molti film.
- Sono il Direttore Artistico del Teatro Trianon di Forcella,porto avanti questa passione da molto tempo,ho avuto il piacere di dirigere questo teatro tanto tempo fa poi sono tornato grazie al Presidente De Luca che mi ha voluto come Direttore Artistico di questo Teatro che lui ha tirato su ed oggi è un Teatro a tutti gli effetti. Oggi il Trianon cammina a testa alta, vado molto fiero del Trianon. Come attore di Cinema nasco con quei film che all’ epoca erano considerati filmetti ma che allo stesso tempo erano molto seguiti. Mi piacerebbe fare un film sulla mia vita perché la mia vita è un film.
Concetta Bottiglieri.