“In un momento in cui la gentilezza sembra essere uscita dalle nostre case e dal mondo, dove domina il potere, dobbiamo portare dentro di noi la gentilezza: cambiare il modo in cui ci relazioniamo con l’altro, che è un nostro fratello, che forse è una persona che ha bisogno di noi”. E’ stato il dottor Giovanni D’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, a parlare di gentilezza, nel gremito salone dell’Ordine dei Medici, in occasione della prima edizione del “Premio per la gentilezza AMMI”, istituito per la prima volta a Salerno dall’Associazione Mogli Medici Italiani – Sezione di Salerno, presieduta dalla dottoressa Maddalena Savoia D’Acunto, grazie all’intuizione della Presidente Onoraria Nietta Carucci Penta , che ha pensato di istituire questo premio nella nostra città ispirandosi alla Giornata Mondiale della Gentilezza:” Dottor D’Angelo, il mondo della sanità ha bisogno di gentilezza: “ In verità ha bisogno di tante cose: la gentilezza è come la cornice di un quadro, ma all’interno devono esserci tanti elementi che purtroppo oggi non ci sono”. Quali dovrebbero essere questi elementi? “Li conosciamo tutti: sono sempre più evidenti e preoccupanti. Mancano i medici, mancano le strutture adeguate. Manca l’attenzione necessaria, in questo momento, per la parte sanitaria, parlando globalmente, che è in questo momento come una scialuppa in alto mare con dei naufraghi a bordo che non sanno più cosa possono fare: i “Pronto Soccorso” sono presi d’assalto perché sono cadute le difese, le barriere, che saranno fatte, si spera, dalla medicina territoriale e dai “Pronto Soccorso” degli altri ospedali periferici. Ormai ci sono solo alcuni ospedali che con tanto impegno, con tanta fatica, con il coraggio degli operatori sanitari che sono gli unici oggi che si stanno sacrificando in prima linea per cercare di dare una risposta che in un “Pronto Soccorso” è molte volte inappropriata. Oggi siamo in una condizione di caos totale che aumenta sempre più. Già da tempo avevo deciso di esprimere fortemente questo disagio, questa preoccupazione , che si avverte da parte dell’Ordine dei Medici che non fa altro che raccogliere voci, immagini, scritti: tutti orientati in un’ unica direzione. Come dice il Presidente dei medici italiani Filippo Anelli, dobbiamo salvare il Sistema Nazionale Sanitario. Stiamo vivendo un momento che è al limite, che potrebbe non avere una via di ritorno per il Sistema Sanitario Nazionale : i nostri colleghi più giovani, pur essendo stati assunti, vanno via; i nostri colleghi più anziani prendono la valigia e fuggono, nonostante la pensione arrivi dopo. Dal punto di vista economico gli stipendi dei medici sono tra i più bassi in Europa. Stiamo vivendo una situazione molto grave”. Nonostante tutto per il dottor D’Angelo il “ Sistema Sanitario Nazionale” rappresenta un valore da tutelare:” E’ ancora un valore etico, morale, non economico: è stato la salvaguardia per tutti, anche per le persone che non avevano la possibilità di curarsi. Perchè deve essere adesso travolto da una situazione del genere?”.
Aniello Palumbo