Sabato 26 novembre, alle ore 10.30, presso il Complesso ex tabacchificio Centola, si terrà la presentazione dell’intervento di integrazione sociale per i diversamente abili, nell’ambito della programmazione del Piano Sociale di Zona Ambito S4, con il Comune di Pontecagnano Faiano ente capofila.
All’iniziativa interverranno il Sindaco Ernesto Sica e l’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Pastore, con la partecipazione delle famiglie provenienti dai Comuni dell’Ambito che hanno aderito al progetto.
Le attività programmate saranno molteplici: teatro, ippoterapia, danza e sport inclusivi. L’integrazione e la valorizzazione delle abilità diverse costituiscono, infatti, un pilastro fondamentale del welfare locale. Si tratta di riconoscere e riscoprire la bellezza e la ricchezza delle diversità, promuovendo percorsi che arricchiscono la comunità.
Le famiglie, più volte, in sede di concertazione, hanno chiesto puntualità e sistematicità di interventi per garantire un’opportunità a vantaggio di tutti. Nel progetto viene, dunque, ribadita l’importanza di un’inclusione pienamente intesa quale cultura da affermare, in ogni ambito, per favorire l’esperienza di condivisione della propria umanità con le altre persone; una rivoluzione che privilegia la qualità del vivere, le relazioni tra le persone, la fiducia nel cooperare con l’altro cementando il substrato umanistico del vivere sociale.
Alla realizzazione del progetto denominato “A braccia aperte” concorrono i protagonisti, che non sono solo utenti del servizio, bensì attori della progettazione in atto in collaborazione con le famiglie, con le associazioni in rete che condividono esperienze e professionalità.
“L’intervento arricchisce l’opera di costruzione della città solidale, legandosi idealmente ed operativamente alle azioni ed ai servizi che sostengono i nostri cittadini nella loro vita quotidiana” dichiara il Primo Cittadino Ernesto Sica.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessore Francesco Pastore: “L’attivazione del progetto è occasione propizia per veicolare e promuovere il pensiero e l’esperienza della città solidale, contribuendo a creare e potenziare i legami di convivenza tra le persone, riconnettendo le reti di comunità”.