Dopo le giornate dedicate al volontariato, ai disabili, il Presidente Mario D’Antuono dell’associazione nazionale mutilati ed invalidi civili di Pagani si rivolge con una lettera a sua Santità. “Ho fatto un sogno – questo l’incipit della lettera -, un treno che porta tutti i disabili in pellegrinaggio a Lourdes e che ricevono il miracolo di diventare normodotati. Mi sono svegliato ed ho compreso che il sogno sarebbe rimasto tale perché i miracoli non sono piu’ di moda e comunque, quando si verificano, difficilmente sono collettivi. Ed allora ho fatto altri sogni, dei brutti sogni per me ma forse non per altri che del problema dei disabili sono interessati solo a capire come fare per rendere definitiva la loro eliminazione dalla nostra società”.
Il Presidente Anmic di Salerno si pone alcune domande provocatorie. “Perché dunque, non le camere a gas di hitleriana memoria, che in Germania esistono ancora e che basterebbe poco e con poca spesa per mettere in funzione? Oppure, tanto per rimanere nel nostro paese e dare slancio ad iniziative di attrazione che richiamerebbero tanto pubblico, il ripristino degli spettacoli nel Colosseo, come prede e cibo per le bestie feroci? Mi fermo qui, mi fermo a queste immagini come paradosso e come provocazione, come puro esercizio per esprimere lo sdegno e gridare forte la nostra disperazione. Perché al di la delle belle parole, ai tentativi non sempre riusciti di mascherare l’ambiguità e la falsità dei pensieri, ai pochi atti concreti e sinceri di offrire e prospettare soluzioni al problema dei disabili nella nostra società, rimangono i fatti, che sono poi quelli che contano”.
Santità, – incalza D’Antuono -, scusi lo sfogo ma, come Presidente dell’Anmic di Salerno e disabile io stesso, sento il dovere di rappresentare anche a Lei, come al nostro Presidente della Repubblica, la difficile e grave condizione di disagio che la nostra categoria sta vivendo e subendo in questo periodo di crisi. Le politiche dei tagli indifferenziati messi in atto dai nostri governanti hanno penalizzato ancor più la nostra categoria, già intrinsecamente debole e bisognevole di tutele, rendendola oggetto di prevaricazioni ed ingiustificate vessazioni quali, non ultime, quelle subite in occasione delle attività di controllo e verifiche delle invalidità che, per quanto necessarie, sono spesso realizzate in totale dispregio dei più elementari criteri di razionalità e di buon senso”.
Mario D’Antuono, Presidente Anmic della sezione di Salerno, conclude la lettera indirizzata a sua Santità, in questo modo: “questa è la condizione che viviamo, di abbandono e di indifferenza: una condizione non più sopportabile e che è tale da costringerci, come Associazione, a reagire. E’ per questo che invitiamo tutte le persone il giorno 8 Dicembre in Piazza Corpo di Cristo, per dire basta alle disuguaglianze.