Con il suo primo fumetto: ” Infetto”, edito dalla casa editrice “Hollow Press”, il ventisettenne minorese, Danilo Manzi, sta partecipando al “Lucca Comics 2017” la più grande manifestazione di intrattenimento in Europa che si sta svolgendo a Lucca e sarà aperta al pubblico fino al 5 novembre. Danilo, con la sua opera, accoglie gli appassionati del fumetto allo stand della “ Hollow Press”, la casa editrice che si occupa di fumetti underground e che ha realizzato in esclusiva il fumetto di ampio respiro di Danilo Manzi, scritto in italiano e in inglese:” Lo sta distribuendo in America, Giappone, Russia e Grecia. Anche il famoso e trasgressivo fumettista spagnolo Miguel Ángel Martín, che il New York Times ha definito il migliore fumettista europeo, ha lavorato con la Hollow Press”, ha raccontato con entusiasmo Danilo Manzi che nella giornata Di ieri è stato presentato come autore emergente tra le nuove leve del fumetto made in Italy, durante la conferenza della “Hollow Press” di Michel Nitri che si è tenuta presso l’Auditorium San Girolamo. La prima graphic novel, di Danilo Manzi è un’opera che racconta di un morbo che sta mano a mano infettando la popolazione e della storia di Saturno Cotard, un uomo ordinario, diverso tra gli uguali, capace di accettare la sua diversità, complici anche i crescenti vantaggi ottenuti dalla sua malattia che paradossalmente gli migliora la vita, almeno fino ad un certo punto:” La sua storia ci racconta molto sull’uomo moderno, sulla ricerca della perfezione e su cosa vuol dire accettare la propria condizione. E’ un elogio alle strade sbagliate: l’essere umano è tale in quanto ha la possibilità di poter sbagliare, di non scegliere necessariamente le strade giuste o comunque le più semplici. La fallibilità dell’uomo è la nostra bellezza” ha spiegato Danilo che per scrivere il suo fumetto, già presentato a settembre al “Treviso Comic Book Festival”, si è ispirato al racconto di Fedor Dostoevskij “Memorie dal sottosuolo”, e al libro “Io sono leggenda” di Richard Matheson. “Durante la fase di documentazione ho letto anche “ La peste” di Albert Camus. Ho anche messo in pratica, più volte, il concetto che viene chiamato “La pistola di Cechov” . Anton Cechov diceva che se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari: se compare una pistola in una scena e poi, nel resto del libro, nessuno la usa è un elemento inutile che va eliminato. Ogni elemento della storia deve avere una funzione. A un certo punto della mia storia ho disegnato un’intera pagina con una pistola”. Il genere del fumetto di Manzi rientra nell’ambito di quello che viene definito il Body Horror:” Attraverso le deformazioni fisiche dei personaggi protagonisti della storia, si raccontano anche le loro deformazioni psichiche. Un po’ come nel film “La Mosca” diretto da David Cronenberg che racconta di uno scienziato che durante un esperimento di teletrasporto fonde il suo Dna con quello di una mosca, trasformandosi in un disgustoso uomo – mosca”.
Danilo lavora molto alla composizione della pagina; i suoi disegni sono molto materici: usa molto la matita, che ormai è diventata un naturale prolungamento della sua mano. La tecnica che usa, a livello percettivo, è quella del frottage: ” Ogni segno, che sembrerebbe disegnato con la tecnica del frottage, è disegnato a mano”. Manzi ama l’arte. I suoi pittori preferiti sono Jacopo da Pontormo; Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino, il pittore simbolista francese Eugène Carrière; Georges Seurat, il pittore francese, pioniere del movimento puntinista: ” Più di tutti mi piace il pittore olandese Rembrandt”. Per Manzi l’arte, più che ispirazione: ” E’ sangue, fatica, sudore, lacrime “ Danilo, classe 1990, è nato e cresciuto a Minori, uno dei più bei comuni della Costiera Amalfitana, dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale “Sabatini – Menna” di Salerno, si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove vive, e dove ha studiato “Fumetto e illustrazione” e “Linguaggi del fumetto”. Dopo la specializzazione ha lavorato con diversi collettivi con i quali ha realizzato dei fumetti brevi. Per lui i fumetti sono importanti:” Sono sempre più i giovani che si avvicinano al mondo del fumetto. Nelle librerie, nel settore “Varia”, al secondo posto tra i libri più venduti ci sono i fumetti, subito dopo i libri di cucina”.
Aniello Palumbo