Mentre gran parte della Costiera Amalfitana brucia, i soli rappresentanti delle istituzioni che si trovano a fronteggiare l’emergenza sono i sindaci.
Sono parole forti quelle del Sindaco di Maiori Antonio Capone, rilasciate a Il Mattino. A Maiori il giorno di Ferragosto coincide con la festa patronale di Santa Maria a Mare, con la tradizionale processione che parte dalla Chiesa detta della Collegiata lungo il Corso Reginna. Proprio mentre la cittadinanza e le migliaia di turisti che in questa settimana affollano il centro costiero facendo registrare il tutto esaurito in alberghi, lidi e strutture ricettive, un incendio divampava sulla collina sovrastante, ai confini con Tramonti, in località Lazzaro.
“Siamo stati completamente abbandonati”, si sfoga Capone, “ho annunciato al vice Prefetto Forlenza che sono pronto a dimettermi in segno di protesta per la completa solitudine in cui siamo stati lasciati. Siamo in balia della burocrazia, mentre il paese brucia con un fronte di fuoco di un chilometro, dobbiamo combattere con chi puntiglia sugli orari delle richieste. Le fiamme in questi giorni hanno minacciato abitazioni, strutture ricettive ed anche le terrazze di limoni, spingendosi fino ai limiti dell’isola ecologica.”
Secondo Capone Maiori si trova al centro di un disegno criminale: “Non posso non pensare a quello che è successo proprio in concomitanza con la processione di Ferragosto, spero che al più presto vengano individuate le responsabilità.