E’ stato riaperto dopo due anni il “Presepe Dipinto” del Maestro Mario Carotenuto che lo realizzò nel 1982 dipingendo 120 sagome di legno raffiguranti vari oggetti e 86 personaggi ritratti a grandezza naturale: alcune figure simbolo della città, soprattutto del centro storico, come la “pastorara” Fortunata Notini, che costruiva pastori nella sua bottega – laboratorio di via della Giudaica”, e altri famosi personaggi che hanno fatto la storia di Salerno, nel campo artistico, culturale e accademico come Alfonso Gatto e Filiberto Menna. Negli anni queste sagome di legno, esposte permanentemente all’interno della “Sala San Lazzaro”, annessa alla Cattedrale di Salerno, hanno subito l’attacco dei tarli che ne hanno compromesso la stabilità. Grazie all’intervento del centro restauri “Vassallo Antiques” di Montecorvino Rovella ,prontamente chiamato ad intervenire dai componenti della “Bottega San Lazzaro”, e grazie al contributo dei Club Rotary: “Salerno a.f. 1949”, presieduto dalla professoressa Maria Rosaria Lombardi, “Salerno Est”, presieduto dalla dottoressa Marilena Montera, e dal “Rotaract Club Salerno”, presieduto dalla dottoressa Simona Levi, quello che è ormai diventato un punto di riferimento per i salernitani e per i tanti turisti che lo visitano, ” è tornato a risplendere di nuova luce”, come ha detto il nipote e figlio adottivo di Mario Carotenuto, Amedeo Carotenuto Ternullo, che è stato anche allievo del Maestro salernitano, originario di Tramonti, durante l’inaugurazione alla quale ha partecipato anche l’Arcivescovo Metropolita, Monsignor Andrea Bellandi, che ha ammirato con interesse tutte le sagome del Presepe di Carotenuto” Questi sono tesori che non vanno assolutamente trascurati, bisogna metterli al centro dei nostri interessi perché aiutano il nostro cuore a ristorarsi e la nostra speranza a ridestarsi: il presepio è memoria dell’incarnazione e per la Chiesa è un punto centrale della sua vita e della sua spiritualità. Fede e umanità s’incontrano in questo presepio che fa risplendere ancora di più la nostra Cattedrale, il centro storico, e riqualifica ulteriormente la bellezza e il valore spirituale della nostra città. Mi auguro che questo luogo rappresenti sempre il forte legame della città di Salerno con l’evento natalizio”.
Tra le sagome più attaccate dai tarli quelle che fanno parte della scena del tavolo con la tovaglia, preparato per trascorrere la sera di Natale:” A quel tavolo sono seduta anche io che leggo la letterina di Natale” – ha raccontato Chiara Natella , dipinta bambina dal Maestro Mario Carotenuto che fa parte di quella scena insieme a Concetta Barra – “ci sono anche mia zia, Concetta Di Biase, la signora Notini e mia madre (Adriana Pagano) che arriva con il piatto di zeppole. Riaprire questo presepe, che è di tutta la città, dopo due anni di chiusura, anche a causa della pandemia, è per noi una rinascita”.
All’inaugurazione c’erano tutti i componenti della “Bottega San Lazzaro” che realizzarono il presepe seguendo le indicazioni del Maestro Carotenuto e del professor Natella: Salvatore Acconciagioco, Adriana Pagano , Rossella Natella, Raffaele Sguazzo. C’era anche il senatore Alfonso Andria, grande amico del professor Peppe Natella, che ha seguito tutte le fasi di realizzazione del presepe di Carotenuto:” Natella e Carotenuto ebbero questa originale idea dove contenuto e contenitore si coniugano in modo perfetto. Una mostra d’arte, un’ iniziativa che oggi riprende anche grazie ai Club rotariani, un omaggio alla cristianità, alla natività e a tutto ciò che porta dentro di sé questa ricorrenza che troppo spesso è caricata di significati diversi, perdendo il connotato della spiritualità e del senso della Fede”. Il Senatore Andria ha anche ricordato che nel presepe ci sono le sagome di Monsignor Guerino Grimaldi, don Comincio Lanzara e don Sabatino Naddeo, Monsignor Gaetano Pollio , don Giovanni Toriello e Monsignor Gerardo Pierro; il professor Dante Cianciaruso, che è uno dei Magi, l’attore Enzo De Angelis. “Ci sono anche il Sindaco Alfonso Menna e Vincenzo De Luca che, quando era Sindaco, fece da modello a Carotenuto per un’ora e mezza. Ci sono il fratello di Mario Carotenuto, il pianista Bebè (Ottavio); il regista teatrale Antonello De Rosa, Gelsomino D’Ambrosio , Pietro Falivena, Corradino Pellecchia e Agostino Rizzo. C’è anche Bruno Venturini , il fisarmonicista Mario D’Elia, Ernesto Manzolillo, Franco Silvestri, Fra Generoso e Suor Letizia”.
Il progetto di restauro è iniziato durante l’anno di presidenza dei Past President dei Club che hanno aderito: il dottor Rocco Pietrofeso del “Rotary Club Salerno a.f.1949 che ha ricordato i principi del Rotary: amicizia e service: ” Il Rotary fa service in tanti modi: uno è quello di valorizzare l’arte e la cultura del nostro territorio che sono racchiuse in questo presepe ”. Il dottor Dino Bruno del “Rotary Club Salerno Est” ha sottolineato l’importanza del progetto di restauro:” Era necessario per salvaguardare questo presepe che fa parte della cultura salernitana”. A portare i saluti della dottoressa Lidia Concilio, Past President del “Rotaract Club Salerno”, è stata l’attuale Presidente , la dottoressa Simona Levi che, con i componenti del Consiglio Direttivo e la Presidente, aderì immediatamente al progetto:” Un’ iniziativa lodevole per la nostra città: anche quest’anno contribuiremo alla realizzazione di altri restauri tra cui gli affreschi parietali della chiesa di Santa Maria de Lama nel centro storico”. (Foto di Corradino Pellecchia).
Aniello Palumbo