Una lastra di grandi dimensioni, di acciaio Corten dello spessore di due centimetri: geometrica, fredda, pulita, silenziosa. Su di un lato uno squarcio, una ferita, quasi come se qualcuno avesse pugnalato quella lastra, l’avesse aggredita, infrangendone la purezza, la rigorosa geometria. Quella ferita, simbolica ma dolorosa, richiama la violenza che subiscono le donne. A queste donne il Maestro Pietro Lista ha voluto dedicare la sua opera che è stata inaugurata ieri mattina in Via Vinciprova, installata sull’aiuola a destra della rotatoria venendo dal sottopasso di Via Torrione, dal Sindaco Vincenzo Napoli e dall’imprenditore Carmine Nobile, Past President del “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dalla dottoressa Marilena Montera.
L’opera fu commissionata all’artista dal Past President Carmine Nobile:” Con il Consiglio Direttivo del Club, decidemmo di lanciare con forza un messaggio contro la violenza sulle donne: un dramma sociale che ci colpisce quotidianamente. Attraverso un’opera silenziosa, che doniamo alla città, abbiamo voluto “gridare” agli uomini, responsabili di queste violenze sulle donne, di fermarsi”. L’opera è stata realizzata attraverso una particolare lavorazione, come ha spiegato il maestro Pietro Lista: ” La lastra è stata lasciata per circa due ore su una montagna di carboni ardenti, è stata sul fuoco rovente fino a quando è diventata rosso fuoco, è stata poi sollevata con una gru e due robusti fabbri l’hanno martellata per circa venti minuti: un gesto violento, paragonabile a quello che subisce la donna, la violenza che va a ferire la bellezza della donna che è il centro dell’universo”. Sulla base della lastra l’artista ha apposto l’impronta, di colore rosso, della sua mano:” E’ il simbolo internazionale della violenza sulle donne” ha spiegato Lista che volutamente non ha dato un titolo alla sua opera:” Il primo titolo che ho immaginato è stato “Brucia…nel cuore”, riflettendoci, però, mi è sembrato troppo banale e retorico. Dopo essermi arrovellato per giorni, ho deciso per “Senza titolo”, perché ciò che ho realizzato con il prezioso contributo del mio caro amico fabbro Alfonso Iaccarino è la violenza in se stessa: la stele, perfetta nella sua scarna geometria, è stata ferita, aggredita dal fuoco e da violenti martellate. E’ una scultura silenziosa, oserei dire francescana, ma nella quale si avverte tutta la violenza terribile dell’evento che quasi quotidianamente leggiamo e ascoltiamo”. Il bozzetto dell’opera, contenuto in una teca trasparente, è stato donato dal Club al Sindaco Vincenzo Napoli che ha sottolineato l’importanza del messaggio racchiuso nell’opera:” Sono segnali urbani che si lanciano per tenete sempre vivo l’interesse intorno ad una condizione tragica del nostro tempo : la violenza sulle donne. Il nostro pensiero va alle donne dell’Afghanistan e alle tante donne vittime della violenza domestica . Bisogna fare l’impossibile affinché prevalga il senso di giustizia, di intelligenza , di coscienza, ed eliminare questo tragico fenomeno”. Il progetto d’installazione dell’opera, che è stata benedetta da don Natale Scarpitta, è stato curato dall’architetto Gianluca Calabrese, dall’ingegnere Gianluca De Liggio e dal geometra Fiorentino Sandullo. A portare i saluti del Governatore del Distretto Rotary 2101, Costantino Astarita, è stato l’avvocato Ciro Senatore. Tra i presenti: l’Onorevole Piero De Luca, il Consigliere Regionale Franco Picarone, gli Assessori Comunali: Domenico De Maio, Angelo Caramanno, Maria Rita Giordano e il Presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni D’Angelo.
Aniello Palumbo