Nel 2016 sono diminuiti del 37%, attestandosi a poco più di 10 al mese, contro i 17 mensili rilevati nel 2015. Tale flessione, ben più intesa di quella registrata a livello nazionale, coinvolge tutte le forme giuridiche e tutti i settori economici della provincia.
Prosegue il calo dei fallimenti delle aziende salernitane. Nell’anno 2016, in base ai dati del Registro Imprese, sono stati aperti in provincia di Salerno 131 fallimenti con un calo del 37% rispetto al 2015 (ne erano stati registrati 207 in tale anno); il decremento appare ancora più significativo se si considera che una rilevante contrazione si era già verificata tra il 2014 e il 2015.
Tale calo appare molto più intenso di quanto registrato a livello nazionale (-9%) e regionale (-11,5%).
La contrazione del flusso di nuovi fallimenti si registra in tutte le forme giuridiche e per tutti i settori economici di attività. In termini assoluti il settore più colpito in provincia è il commercio, dove si verificano quasi un terzo delle procedure fallimentari complessive aperte nel 2016 (si tratta di n. 44 eventi), seguono le attività manifatturiere e le costruzioni.
Rispetto alla struttura imprenditoriale salernitana, che conta 119mila imprese registrate negli archivi della Camera di Commercio, il fenomeno delle procedure fallimentari risulta così riguardare un numero di imprese sempre più limitato, meno di 1 ogni mille, a fronte dell’analogo dato nazionale che si attesta a quasi 2 unità ogni mille registrate.