“Il trend del residenziale, sostanzialmente stazionario su base annua, presenta una leggera intonazione al rialzo. Ciò nonostante, il mercato residenziale salernitano ha perso leggermente terreno se confrontato con la media dei mercati intermedi monitorati da Nomisma. Una buona performance – invece – viene dal comparto locativo”– è quanto emerge dall’analisi del 1° Osservatorio Immobiliare 2023 di Nomisma dedicato ai mercati intermedi.
Il mercato residenziale
Le compravendite per il 2022 – secondo i dati di Agenzia delle Entrate – presentano un leggero incremento su base annua (+3,3%). La variazione positiva è principalmente ascrivibile al primo semestre (+10,8% annuo), e ad un secondo semestre in modesto calo (-3,5%). A fronte di ciò Nomisma prospetta per il primo semestre 2023 un volume di compravendite in tendenziale flessione. Ad aver raffreddato la domanda hanno contribuito l’erosione del potere d’acquisto derivante dall’alto tasso di inflazione e il conseguente incremento dei tassi di interesse. I prezzi medi delle abitazioni nuove o ristrutturate a nuovo registrano andamento omogenei tra le diverse zone (+3,1% su base annua), cui si affianca un esiguo sconto medio sul prezzo richiesto (7%). Stabili a 4-5 mesi i tempi medi di vendita. Le abitazioni usate presentano un modesto incremento dei valori in centro (+0,7%), a fronte di una più significativa variazione in periferia (+3,9%). Per questi immobili lo sconto medio sul prezzo iniziale è pari al 13%, mentre i tempi medi di assorbimento si assestano a 6 mesi. Una congiuntura positiva caratterizza il mercato della locazione, con una variazione positiva dei canoni delle abitazioni usate pari a +1,4% nelle zone centrali e +2,2% in periferia. Si confermano tempi medi di locazione compresi tra 2 e 3 mesi, con un rendimento medio lordo da locazione stabile al 4,2%.
Il mercato non residenziale
Il risultato annuale dei prezzi medi degli uffici sconta un decremento generalizzato in tutte le zone urbane, modesto in centro (-0,6%) e più marcato nelle zone urbane (-1,9%). Restano sostanzialmente stabili i tempi di assorbimento del mercato (10 mesi), in linea anche con il modesto incremento dello sconto concesso sul prezzo richiesto (13%). Sul fronte locativo, il recupero delle quotazioni messo a segno lo scorso anno non trova riscontro nei dati di inizio 2023. I valori dei canoni registrano un decremento medio del -1,5%, mentre il rendimento medio lordo annuo da locazione è stabile al 4,3%. Si riducono a 6 mesi i tempi medi di locazione. Considerando il comparto commerciale si riscontra una certa stazionarietà delle quotazioni di compravendita (-0,2% su base annua). Gli sconti sul prezzo richiesto mostrano un’intonazione al rialzo, assestandosi intorno al 13%. I tempi di vendita si riducono a 10 mesi. Il mercato della locazione registra una leggera variazione negativa dei canoni medi (-0,4%), mentre i tempi di assorbimento sono stabili sui 5-6 mesi. Stazionario il rendimento medio lordo da locazione pari al 6,2%.
Le previsioni sul mercato residenziale
I sentiment previsionali degli operatori prospettano per il 2023 un calo del numero di compravendite e del livello dei prezzi medi. Sul versante della locazione, le attese vanno invece nella direzione della stazionarietà, sia per il volume di contratti stipulati che per il livello dei canoni.