Continuano le Notti Azzurre di Cetara, con gli appuntamenti dedicati alle Pari Opportunità, in programma nel calendario estivo del borgo marinaro. In un’ottica di inclusione, dibatto e riflessione, nasce Im/npari, il ciclo di incontri che avranno ognuno un tema sociale specifico, offrendo la possibilità di dare voce a quelle categorie – spesso e purtroppo, ancora oggi, considerate “diverse”: di qui, il titolo della rassegna che vuole cancellare e modificare la “m” in “n”, sottolineando quanto le barriere siano solo costruzioni mentali da abbattere. Uno stratagemma non solo grafico, dunque.
Per la seconda serata, a ingresso libero, domenica 10 luglio alle 21, spazio al teatro-canzone sul palcoscenico di Piazzale Grotta, dove sarà protagonista l’omaggio a Fabrizio De Andrè, cantautore che ha raccontato le sfaccettature di mondi reali e onirici, sempre dalla parte dei più deboli, restituendo loro dignità ed eternità. In scena per lo spettacolo De Andrè forever ci saranno: Giacomo Casaula (voce), Luca Masi (basso), Andrea Barone (tastiere), Davide Trezza (chitarra), Giovanni Caiazza (batteria), Stefano Torino (chitarra), con la regia di Giacomo Casaula. L’esperienza onirica della vita attraverso il sogno. La libertà, l’amore, l’eguaglianza, la femminilità, la fratellanza, la solidarietà, la condivisione, la poesia, l’arte, la lotta per i diritti, la sofferenza, il dolore, la vita e la morte: “Se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe, il regno dei ragni cucirebbe la pelle e la luna tesserebbe i capelli e il viso, e il polline di Dio, di Dio il sorriso”. Nessuno come Fabrizio De André ci catapulta in una dimensione immaginifica, in una ricerca onirica di questi valori permeanti la vita di ciascuno di noi. I testi e le musiche ci accompagneranno in quel viaggio da tutti desiderato verso la ricerca più viva e concreta dell’utopia. Non è un ossimoro, è solo il potere dei sogni. Il raffinato percorso musicale e l’approfondito espediente testuale ci faranno da nocchieri, per un tentativo di visione comparata di quei valori che hanno caratterizzato il teatro e la musica nel corso dei secoli. Durante la terza e ultima giornata, lunedì 29 agosto alle 21, si affronterà la tematica della disabilità fisica e, nello specifico, assisteremo a Salvador Dalì Yo soy un genio, reading “non convenzionale” a cura di Andrea Avagliano, Francesco Casaburi, Enrico Santoro. Ad accompagnarli alla chitarra, Vito Palazzo.