“Il Tribunale di Vallo della Lucania non è di serie B: mancano i magistrati”. L’appello dell’avvocato Domenico Lentini, Presidente dell’Ordine di Vallo.

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“In un Paese civile non è accettabile che ci siano Tribunali di serie A e Tribunali di Serie B ovvero cittadini di serie A e cittadini di serie B. L’amministrazione della giustizia è una cosa seria e non deve avere confini!”. E’ l’ avvocato Domenico Lentini, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania, a lanciare, con fermezza e determinazione,   un appello alle istituzioni per sottolineare il grave disagio che da anni stanno vivendo gli avvocati del Tribunale di Vallo della Lucania:” Non siamo più disposti ad accettare questo modo di gestire la giustizia; è intollerabile che logiche di potere (capricci di palazzo) debbano recare così tanto danno alla popolazione alla quale da anni viene negata giustizia. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania apprende con sconcerto che ancora una volta il Tribunale di Vallo della Lucania è letteralmente sfornito di Magistrati Togati (ad eccezione del Dottor Pasquariello) da destinare al settore civile. Qualche mese fa si era appresa con favore la notizia dell’assegnazione a questo Tribunale di quattro magistrati per sede disagiata, poi immediatamente “smentita”, dalla successiva notizia che due dei quattro vincitori di concorso avevano rinunciato. In Italia, ove è ubicato il nostro Tribunale, si fa un concorso per sede disagiata (il cui presupposto è la mancata presentazione di domande ai bandi precedenti) e si permette a chi vi ha partecipato, successivamente all’assegnazione, di poter revocare la domanda così lasciando sfornito un territorio del primario servizio della giustizia. E’ bene precisare a chi legge che i magistrati che partecipano al concorso per sede disagiata (ovvero per carenza di organico) sono ben consapevoli che andranno a ricoprire una sede vacante conseguente alla mancata richiesta di assegnazione in sede ordinaria e che ogni disagio è adeguatamente ricompensato.  Ancora più grave ed inaccettabile è la circostanza che nonostante il concorso si sia esaurito da diversi mesi con l’assegnazione di quattro posti: due magistrati hanno rinunciato (non si sa con quale motivazione) mentre degli altri due ancora nessuno ha preso possesso”.

Le stesse considerazioni valgono anche per il concorso da Presidente di Sezione Civile presso il Tribunale di Vallo della Lucania:” Hanno partecipato al concorso quattro magistrati ma ancora non se ne conoscono le sorti. Prima dell’emergenza sanitaria avevamo fatto ripetute segnalazioni alle Autorità competenti affinché le pratiche burocratiche, per le quali sembra non esistere alcun formalismo né termine perentorio, si svolgessero nel minor tempo possibile assicurando così la ripresa dell’esercizio della funzione giurisdizionale civile presso il Tribunale di Vallo della Lucania. Ma la ripresa delle attività ci ha riservato altre notizie, tristemente negative, l’Autorità preposta, e non solo, ci ha negato l’unico spiraglio di speranza revocando, in modo inspiegabile e sicuramente improvvido, l’assegnazione di uno dei due magistrati distrettuali (assegnati alla nostra sede) l’altro è in congedo parentale”. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania richiama con urgenza i responsabili di questa grave violazione al proprio dovere:” Se il Tribunale di Vallo della Lucania non riesce a rispondere in modo efficiente ed efficace alla domanda di giustizia è il fallimento dell’intero sistema giudiziario italiano. Non ci sono giustificazioni, non c’è statistica che tenga! Se in Italia per decidere una sola causa si impiegano oltre 30 anni è tutto il sistema che non funziona. Oggi con queste brevi parole, domani, in mancanza di risposte, con la protesta più incisiva possibile anche ricorrendo agli organi preposti nazionali e sovranazionali chiediamo al Presidente della Corte di Appello di Salerno, Dottoressa Iside Russo di adottare nel più breve tempo possibile (giorni non mesi o anni) un provvedimento di assegnazione di almeno tre magistrati distrettuali o infra-distrettuali uno per il settore civile, uno per il settore esecuzioni e fallimenti e l’altro per il settore lavoro;      al CSM che nel più breve tempo possibile (giorni non mesi o anni) provveda all’ immissione in ruolo dei due magistrati vincitori del concorso per sede disagiata; al CSM che nel più breve tempo possibile (giorni non mesi o anni) siano espletate tutte le pratiche affinché il concorso per l’assegnazione della Presidenza di Sezione abbia finalmente fine e sia definitivamente immesso in ruolo”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” di Salerno).

Aniello Palumbo