“ A tutti i nostri imprenditori diciamo: ”Meglio avere un figlio disoccupato e un’azienda che va bene, piuttosto che un figlio occupato e un’azienda in via di chiusura”, questo per diffondere l’importanza di avere un manager capace, ben formato per la gestione di un’azienda. Ai piccoli imprenditori consiglio di non perdere il treno della rivoluzione 4.0. Ci sono degli incentivi fiscali che vanno identificati secondo quella che può essere la soluzione migliore per ogni azienda. Con l’aiuto di manager preparati si può capire quello che potrebbe essere il piano di innovazione futura, utilizzando le tecnologie digitali. Mi auguro che nella fase due del “Piano Calenda” ci siano degli incentivi e delle facilitazioni per quelle piccole e medie imprese che vogliano assumere manager anche temporaneamente”. Lo ha dichiarato la Presidente della Fondazione Idi, la dottoressa Cinzia Giacchetti, che si preoccupa di fare attività di formazione per imprenditori, manager e quadri superiori e di diffondere una cultura manageriale nelle piccole e medie imprese, durante il convegno intitolato: “Industria 4.0: il manager e la piccola impresa”, organizzato da “ Federmanager Salerno”, l’associazione che tutela i manager salernitani, presieduta dall’ingegner Armando Indennimeo, che si è tenuta, venerdì sera, nel “Salone Genovesi” della Camera di Commercio di Salerno, a margine dell’annuale Assemblea di Federmanager Salerno, che conta 120 soci, durante la quale è stato approvato il bilancio, presentato dal Segretario-Tesoriere, il dottor Amedeo Bonifacio, e presentato il nuovo Consiglio Direttivo composto dal Presidente Indennimeo, che fa parte della giunta nazionale di Federmanager; dal Vice Presidente Antonio Marsilia; dal Segretario – Tesoriere Amedeo Bonifacio e dai Consiglieri: Franco Pedone, Paolo Rocca Comite Mascambruno e Michele Di Filippo. Come Revisori dei Conti sono stati nominati: Enrico Bottiglieri,Vincenzo Buono e Marcello Cappitti. Dopo i saluti introduttivi del Presidente Armando Indennimeo che ha ricordato che la rivoluzione industriale 4.0 consiste nell’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet e che Federmanager Salerno si sta muovendo bene per quando riguarda l’industria 4.0:” Stiamo lavorando su varie commissioni per fare in modo che anche il manager sia un elemento centrale di questa rivoluzione industriale. Stiamo formando colleghi per seguire gli imprenditori anche delle piccole imprese, per metterli in condizione di seguire questa rivoluzione industriale 4’0. L’occupazione si crea con la crescita e non si cresce se non si fa industria. Per la ripresa del settore industriale gli investimenti, le infrastrutture e le tecnologie non bastano se non sono accompagnate da investimento di capitale umano”, è intervenuto il Direttore Generale di Federmanager, il dottor Mario Cardoni che ha ricordato che Federmanager sta lavorando sul tema dell’industria 4.0 già dal 2015: ” Abbiamo delle grandi aziende che sono competitive, internazionalizzate e digitalizzate e migliaia di aziende medie che sono leader nei distretti e che ci consentono di essere ancora la settima potenza mondiale e la seconda potenza industriale d’Europa”. Il dottor Cardoni ha spiegato che bisogna aiutare i piccoli imprenditori che hanno voglia di investire:” Affiancandoli con bravi manager che sappiano indirizzare i loro investimenti nella giusta direzione. Per fare questo stiamo chiedendo al Governo di confermare gli incentivi che sono stati dati sugli investimenti riconoscendoli fino al 2020. Le aziende non possono improvvisare, ma devono programmare. E’ importante, inoltre, consentire di avere benefici fiscali anche per l’assunzione di queste professionalità perché in un’economia della conoscenza la sfida non la vincono le tecnologia, ma le persone. Abbiamo già segnalato a Confindustria oltre 140 professionisti disponibili a dare questo tipo di supporto. Stiamo anche formando 6000 manager che, per una quota, certificheremo. Stiamo anche colloquiando con le Università che sono interessate a contaminare la cultura accademica con quella esperienziale”. Il dottor Cardoni ha spiegato che il Sud può essere protagonista della rivoluzione 4.0:” Ci può dare la forza per cominciare a crescere significativamente. Il futuro del nostro Paese è nell’industria. Il Sud oltre a tante negatività, presenta anche tante eccellenze sulle quali dobbiamo lavorare. Bisogna anche individuare dei meccanismi che consentano di avere delle normative di favore per il Sud che consentano gli investimenti”. Il Direttore Generale di Previndapi e di Fasdapi, il dottor Armando Occhipinti, ha parlato di globalizzazione:” Significa entrare in un mondo sempre più competitivo. Noi partiamo con l’handicap del piccolo è bello. Il piccolo può essere ancora bello se si rafforza attraverso delle reti d’impresa e con acquisizioni di professionalità”. Il Presidente del Confapi Salerno, l’associazione delle piccole e medie imprese, l’ingegner Nicola Falcone ha spiegato che l’industria 4.0 è uno strumento importante ma non risolutivo:” Le difficoltà per le piccole e medie imprese sono tante e le aziende lavorano da sole. Avrebbero bisogno sostanzialmente di una riduzione delle tasse, di una riduzione della burocrazia, di un più facile accesso al credito e di una riduzione della forbice salariale. In provincia di Salerno le aziende che mediamente hanno dieci dipendenti sono il 90 %. In queste aziende la figura del manager è il titolare. Sarebbe opportuno mettere insieme, per filiera, per settore, una decina di piccole aziende con un obiettivo ben preciso e condividere un manager che le aiuti a raggiungere il loro obiettivo”. Presente anche il dottor Stefano Natali, Direttore Generale di Praesidium, una società collegata a Federmanager che si occupa di welfare aziendale e individuale.
Aniello Palumbo