“Chi nasce afflitto muore sconsolato, questa era la sua millenaria filosofia di vita. Abituato a convivere quotidianamente, da sempre, con le miserie della vita, aveva capito che i problemi si affrontano con coraggio, ma si nutriva di ironia, guai se fosse mancata». Sono le parole di Terenzio, il giovane carabiniere del nucleo operativo, protagonista del nuovo libro scritto dall’avvocato penalista battipagliese, di origine calabrese, Leonardo Mastia: “Il sole d’argento”, edito da “Cairo Editore”, che è stato presentato alla libreria “Immagine’S Book” di Salerno in una interessante e coinvolgente serata organizzata dall’associazione culturale “Parco Storico Sichelgaita”, presieduta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi che ha apprezzato il libro di Mastia:” L’autore ci fa ritrovare i valori della Napoli di un tempo : quella delle emozioni, della benevolenza che esisteva anche laddove c’era il male”.
Leonardo Mastia che è un costruttore di serenità che sa trasmettere e descrivere le emozioni, ha raccontato del suo amore per la città di Napoli:” E’ un palcoscenico naturale dove ho ambientato il mio libro: tra i vicoli del Rione Sanità, dove si respire l’essenza del popolo napoletano. Anche Terenzio, nel libro, dichiara di amare profondamente Napoli che definisce una città antidepressiva che potrebbe rappresentare l’emblema di un turismo terapeutico. Ogni volta che vado a Napoli, girando per i vicoli del centro storico, dove c’è sempre qualcosa da scoprire, o affacciandomi dal parapetto di Piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo, da dove si vedono il Golfo di Napoli, Capri e Ischia, mi sento bene, rilassato, contento. Nel libro, oltre a raccontare la bellezza di Napoli , provo a descrivere e a raccontare anche la napoletanità, il coraggio e l’ironia della gente di Napoli”. Oltre Terenzio un altro protagonista del libro è Don Mimì il parigino:” Un furfante che vive di truffe ma che, per il suo carattere e per il suo modo di fare, era benvoluto da tutti gli abitanti del suo quartiere: una sorta di simpatica canaglia”. Sulla copertina del libro la foto di Vico Maiorani: un vicolo di Napoli illuminato dai raggi di un “sole d’argento” :” Nella vita di ognuno di noi c’è un sole dorato e un sole d’argento che con i suoi raggi illumina ugualmente, ma in modo non perfetto, in quanto lascia delle zone d’ombra: è la metafora della vita”. A un certo punto la storia raccontata nel romanzo di Mastia si sposta in Costiera Amalfitana e lì Terenzio manifesta il suo amore per il mare:” Ho provato a descrivere la sconvolgente bellezza di quei luoghi”. Leonardo Mastia, dopo il successo ottenuto con i suoi precedenti romanzi:” Il viale degli angeli. Boulevard Sérurie’r” e “Nebbie” che hanno ricevuto importanti e prestigiosi riconoscimenti, anche con questo nuovo romanzo sta ricevendo importanti premi come il “Premio alla Cultura” vinto a Chieti, nel palazzo della provincia, nell’ambito del premio internazionale di narrativa “Luca Romano”, e il Premio Internazionale di Arte Letteraria “Il Canto di Dafne” a Montecatini Terme. Durante la serata la professoressa Clara Mattia Cuoco ha letto, con grande intensità, alcuni brani tratti dal libro, mentre il professor Matteo Cantarella, con la sua voce calda e vellutata e la sua chitarra, ha interpretato , con sentimento e passione, alcuni brani di Pino Daniele, Sergio Bruni e Peppino di Capri. (Foto di Rosanna Moscatiello e Livia Barletta).
Aniello Palumbo