“Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella Sanità e nella Medicina “. Il convegno dell’AMMI all’Ordine dei Medici di Salerno.

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Dei vantaggi, dei limiti e dei rischi  nella pratica clinica, nella ricerca e nella organizzazione dei servizi sanitari che possono derivare dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale si è parlato in occasione del convegno intitolato “Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella Sanità e nella Medicina “ organizzato dall’associazione “AMMI – Donne per la Salute”, Sezione di Salerno,  presieduta dalla dottoressa Maddalena D’Acunto Savoia , in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Salerno presieduto dal dottor Giovanni D’Angelo. Coordinati dal dottor Fernando Chiumiento, Direttore della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Dipartimento dell’Emergenza Accettazione (DEA) di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide dell’ASL di Salerno, sono intervenuti: il professor Lucio Romano del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica e, da remoto, l’ingegner Gennaro Sosto, Direttore Generale dell’Asl di Salerno. La dottoressa Maddalena D’Acunto Savoia, presidente dell’Ammi, ha scelto di parlare di una tematica di grande attualità:” Sicuramente di grande impatto sul settore sanitario. Quest’anno il tema nazionale dell’AMMI, che viene trattato in tutte le sezioni d’Italia, è proprio quello che attiene al ruolo dell’Intelligenza Artificiale in Sanità e Medicina. Il nostro compito è quello d’informare e di chiarire quali sono le implicazioni, anche etiche, dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, soprattutto tra i giovani”. Il presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni D’Angelo ha lodato l’iniziativa dell’AMMI:” È importante parlare di Intelligenza Artificiale e illustrare le tante innovazioni che ha apportato nel campo medico. Ad esempio, grazie all’Intelligenza artificiale si può prevedere chi avrà ancora aritmie dopo un intervento di ablazione della fibrillazione atriale”. Il dottor Fernando Chiumiento ha sottolineato l’importante innovazione che si è avuta nel campo della medicina grazie all’Intelligenza Artificiale:” Ci permette, ad esempio, di portare le cure al domicilio dei pazienti: grazie ad un videoconsulto medico, è possibile parlare con uno specialista, collegandosi dalla propria abitazione attraverso un computer o un altro dispositivo connesso a Internet”. Il professor Lucio Romano ha spiegato che non si può curare utilizzando soltanto l’Intelligenza Artificiale:” C’è la necessità di prendersi cura del paziente anche dal punto di vista relazionale. L’Intelligenza Artificiale può essere di supporto nella cura, ma non si può sostituire alla capacità relazionale che si crea tra il personale sanitario e il paziente: una relazione profondamente umana, non solo tecnica. Bisogna portare avanti la relazione umanocentrica e non la dimensione tecnocentrica”. Il dottor Romano ha spiegato che uno dei campi in cui si è verificato un maggiore progresso grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, è quello della medicina di precisione:” La medicina predittiva, la medicina personalizzata. Nella diagnostica radiografica, ad esempio, attraverso l’uso di strumentazioni estremamente sofisticate, abbiamo la possibilità di valutare immagini che l’occhio umano non sarebbe in grado di definire. Anche nel campo della genetica abbiamola possibilità di elaborare nuove molecole per la terapia. Ci sono poi i digital twin che sono dei gemelli virtuali dell’essere umano sui quali poter fare tutti gli studi possibili per personalizzare la cura”.  L’ingegnere Gennaro Sosto, ha spiegato che l’Intelligenza Artificiale è importante per l’innovazione nelle aziende sanitarie:” È una risorsa fondamentale per il futuro della sanità, ma richiede un approccio equilibrato che unisca innovazione tecnologica e responsabilità etica. La sanità pubblica è all’avanguardia dal punto di vista della performance delle tecnologie. Dobbiamo fare lo sforzo di recuperare risorse umane aggiuntive per cercare di rendere maggiormente performanti le nostre tecnologie. L’IA non sostituisce l’esperienza umana, ma la integra, offrendo diagnosi più accurate, trattamenti personalizzati e una gestione ottimizzata delle risorse sanitarie che va incontro alla realizzazione di una reale prossimità ai pazienti. Tra i campi più adatti all’applicazione dell’IA vi sono il Pronto Soccorso (PS) e la somministrazione delle terapie ospedaliere: in PS, l’IA può migliorare il triage basato su protocolli e linee guida, supportando la gestione dei pazienti in base alla gravità dei casi e alle risorse disponibili. Ad esempio, un sistema intelligente può ottimizzare l’assegnazione dei pazienti alle postazioni e ridurre i tempi di attesa”.

Aniello Palumbo