“Ci sono due modi di fare giornalismo: guardare verso le istituzioni, per capire cosa dire ai cittadini, oppure guardare i cittadini, per capire cosa chiedere alle istituzioni. Il nostro è un giornale antistituzionale: un giornale d’inchiesta, di servizio, un giornale per la legalità”. Sono le parole del giornalista Andrea Manzi, Direttore del nuovo giornale salernitano: ”Il Quotidiano del Sud – L’altra Voce della tua Città” che è stato presentato nella Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, gremita all’inverosimile, durante l’ incontro intitolato “La Stampa locale nell’era di internet” organizzato da circa quaranta associazioni del territorio salernitano, coinvolte dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, presidente delle associazioni “Hortus Magnus” e “Parco Storico Sichelgaita”, che hanno sentito l’esigenza di condividere la nascita del nuovo giornale.
Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Salerno, l’ingegnere Michele Strianese , che ha apprezzato la nuova iniziativa editoriale :” Abbiamo bisogno di una pluralità d’informazione, di un’informazione giusta, più obbiettiva possibile, soprattutto portatrice di verità”, la professoressa Clotilde Baccari Cioffi, ha spiegato che le associazioni del territorio stanno cercando di vivere l’associazionismo in una condizione di grande laicità:” Con l’apertura al dialogo, all’incontro, al confronto, alle differenze: nella volontà di superarle e di amalgamare le somiglianze”. A portare il saluto dell’Ordine dei Giornalisti della Campania è stato il Presidente Ottavio Lucarelli:” Apriamo il 2020 con una bella notizia: la nascita di un nuovo giornale che è un’esperienza importantissima per tutta la Provincia di Salerno. Avere una voce in più è importantissimo: il pluralismo è fondamentale per il futuro dell’informazione”. Anche il Segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Claudio Silvestri ha sottolineato l’importanza dell’evento:” La nascita di un giornale è sempre un piccolo miracolo: è una sfida importante. Oggi c’è bisogno di giornalismo, di giornalismo di qualità; c’è bisogno di buona informazione”. Il professor Giuseppe Acocella, Professore Emerito dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, Rettore dell’Università Giustino Fortunato, ha spiegato l’integrazione che deve esserci tra carta stampata e il web :” La capacità di cogliere e di succhiare l’informazione che il web dà in tempo reale per trasformarla poi in comunicazione reale”. Acocella ha anche spiegato che “Un quotidiano locale deve essere un soggetto attivo, deve essere una spinta a ripensare al ruolo che le comunità del Mezzogiorno possono offrire al nostro Paese”. Il dottor Andrea Manzi ha spiegato che con il nuovo giornale sarà intrapresa un’azione di grande mediazione culturale nella città:” Un intervento attivo nella vita sociale” e che una pagina del giornale sarà dedicata alle associazioni:” Dove c’è la vita, il respiro di intere comunità”. Manzi ha anche annunciato che la sede del giornale, in Piazza Sant’Agostino, 29, sarà al servizio delle associazioni:” Una sala di 40 posti sarà messa a disposizione delle associazioni che ce lo chiederanno, per tenere aperto un centro di dibattito e di dialogo permanente Il nostro giornale sarà un distretto culturale avanzato in cui tenteremo di coniugare le riflessioni di un’economia tradizionale di mercato con un’economia della conoscenza: se un giornale non arricchisce la conoscenza non è al servizio del valore supremo della libertà che deve ispirare il nostro lavoro”. Le conclusioni sono state affidate al dottor Roberto Napoletano Direttore che ha spiegato perché anche a Salerno è nato “Il Quotidiano del Sud”: ” Oggi fare un giornale cartaceo è una scommessa che si può vincere solo se ci sono elementi di passione e di professionalità radicati nel territorio che permettono di essere un’scelta nel modo di fare informazione” . Napoletano ha spiegato l’operazione verità che sta portando avanti con il suo giornale:” Da dieci anni in qua, ogni anno, 60 miliardi indebitamente sottratti al Sud vanno regolarmente al Nord. Le donne e gli uomini del Mezzogiorno devono sapere come stanno le cose: la popolazione meridionale, soprattutto i giovani, devono capire che il vero male del Mezzogiorno è l’incapacità di fare comunità, di fare sistema per pretendere rispetto”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud”).
Aniello Palumbo