Il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, nell’ambito dell’attività istituzionale di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ieri ha incontrato l’Amministrazione Comunale e i rappresentati dell’Associazione “Joe Petrosino” di Padula, il Presidente Vincenzo Lamanna e i soci Enrico Tepedino, Pasquale Chirichella e Vincenzo Petrizzo.
A fare gli onori di casa, al posto della Sindaca Michela Cimino, assente per impegni precedentemente assunti, è stato l’Assessore Antonio Fortunati, affiancato dalla Vice sindaca Caterina Di Bianco, dall’Assessore Vincenzo Tardugno e dai Consiglieri comunali Giuseppe Tierno e Rocco Cimino.
L’incontro è stato utile per affrontare alcune tematiche relative al territorio, sottolineando la necessità di agire in maniera preventiva per evitare episodi che possono far calare il livello di sicurezza percepita negli abitanti.
In particolare, l’Assessore Fortunati ha sottolineato al Questore di Salerno la necessità di maggiori controlli sul territorio: «Oltre alla necessità di avere più risorse umane da destinare alla vigilanza, si dovrebbero soprattutto snellire le attività burocratiche che costringono le poche Forze dell’ordine disponibili nei nostri Comuni a rimanere negli uffici, anziché garantire un efficace monitoraggio del territorio».
Inoltre, l’Assessore Fortunati ha ricordato che il Vallo di Diano rappresenta un territorio “cerniera” tra la Campania, la Calabria e la Basilicata. La cui posizione, appunto, potrebbe diventare appetibile per le organizzazioni criminali. Non a caso, infatti, nell’ultima Relazione sull’attività della Direzione Investigativa Antimafia il Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, ha parlato di “colonialismo criminale” del Vallo di Diano.
A questo proposito, sono state valutate una serie di ipotesi per aumentare le Forze dell’ordine, tra queste anche l’istituzione di un commissariato della Polizia di Stato nel Vallo di Diano, come già più volte richiesto anche da altre Amministrazioni comunali del comprensorio. «Il nostro territorio è vastissimo, quindi necessita di un controllo più ampio. Avere il commissariato della Polizia di Stato – ha sottolineato Fortunati – significa garantire più servizi e sicurezza. Vuol dire anche dare un segnale potente alla criminalità organizzata».
Dopo l’incontro a Palazzo di Città, il Questore Giancarlo Conticchio si è recato al Museo “Joe Petrosino”, dove è stato accolto da Nino Melito Petrosino, pronipote di Joe Petrosino, il quale ha raccontato, in maniera sublime, la storia e il sacrificio del poliziotto Italo americano, precursore della lotta alla criminalità organizzata, ucciso per mano della mafia a Palermo nel 1909.
Conticchio, prima di andare via, ha promesso di tornare a Padula in occasione dell’inaugurazione della nuova sede che il Comune di Padula ha destinato all’associazione “Joe Petrosino” presso la Certosa di San Lorenzo.