Il “Presepe Cantato” di Guido Cataldo, il racconto musicale composto alcuni anni fa dal musicista e compositore salernitano scomparso a febbraio di quest’anno, che è stato rappresentato con grande successo in altre città d’Italia e anche in Canada, in America e in Inghilterra, sarà rappresentato il 30 dicembre alle ore 20,45 presso il “Cinema Teatro Italia” di Eboli. Questo meraviglioso concerto per mandolini e voci, attraverso la musica, il canto e la recitazione, farà parte delle narrazioni natalizie di quest’anno nel Comune di Eboli. Lo spettacolo, che sarà presentato da Angela Clemente, è stato organizzato dall’associazione “Roberto Cuomo Onlus” nell’ambito della undicesima edizione de “L’amico della famiglia del bambino oncologico – Insieme per continuare a sperare”; con il Comune di Eboli e con la collaborazione del “Rotary Club Eboli”, del “Club Interact Eboli”, dell’associazione Siti Arte e dell’associazione “Gattapone Aps”. A ricreare un suono mediterraneo saranno i mandolini, le mandole, i mandoloncelli, il calascione, la chitarra, il contrabbasso e le percussioni che saranno suonati dai musicisti della “Napoli Mandolini Orchestra” del Maestro Mauro Squillante, diretta dal Maestro Marcello Ferrante che suonerà anche il pianoforte. Sei saranno le splendide voci che impreziosiranno lo spettacolo: Lello Giulivo, Diana Cortellessa, Gaspare di Lauri, Tommaso Fichele, Angela Clemente e Tiziana Galdieri. Uno dei brani del concerto, “Nennillo”, è una traduzione del Maestro Cataldo in napoletano di un antico Carme di Alfano I scritto in latino: una ninna nanna che la Madonna canta al suo bambino. Tutti gli episodi dell’opera sono tratti dal Vangelo di Luca, tradotti in napoletano. Il Maestro Cataldo nel suo “Presepe Cantato” volle trattare anche tematiche sociali, rappresentando l’intera umanità. Il tema dominante nel periodo del Natale non può che essere l’amore e nel viaggio notturno la Stella cometa conduce tutta l’umanità verso la Luce: pastori, lavandaie, i Re Magi che rappresentano i sapienti e i saggi di tutto il mondo, si ritrovano tutti alla grotta dov’è nato l’amore.
Aniello Palumbo