Il paesaggio e l’immaginario, le opere di Enzo Bianco e Nello Ferrigno

Kyneticsocial agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin, acquista mi piace e follower italiani garantiti ed aumenta la visibilità dei tuoi social

Presentata al Comune di Salerno con il Sindaco Vincenzo Napoli  e l’Associazione “Opiciocrea”” le opere istallate sul Lungomare Marconi di Salerno dei due artisti salernitani Enzo Bianco e Nello Ferrigno.

Due interventi di arte ambientale progettati per valorizzare i beni antropologici, materiali e immateriali ,artistici  del territorio che l’associazione “ OficioCrea”, presieduta dall’architetto Vincenzo Adinolfi promuove da tempo sul  nostro  territorio. Tutto ciò grazie  ad un bando  della Regione Campania a cui hanno partecipato i due  artisti salernitani, per la realizzazione delle opere  d’ arte contemporanea di altissimo valore simbolico e artistico.

L’opera creata da Enzo Bianco “ Human condition” in acciaio- cor-ten e ceramica, realizzata con un progetto di architettura  di Paolo Calderaro, nasce , così come ha dichiarato l’autore ”dalla riflessione sul rapporto che egli riesce a  determinare tra l’opera finita , il fruitore  e il luogo della collocazione

L’opera infatti ha avuto un periodo di realizzazione, durante il quale i cittadini, i passanti, i turisti si chiedevano cosa fosse. Una sedia  gigantesca  rivolta verso il mare e poi un omino seduto lì a guardare. La condizione umana  di chi si sente a volte invaso da situazioni più grandi di noi, come  condizione normale umana  anche se momentanea. Ecco l’arte che ci interroga e ci fa interrogare sulle  emozioni, sui sentimenti e non solo sulla sua rappresentazione  reale o simbolica  tecnica  o estetica.

L’opera di Nello Ferrigno è invece dedicata all’ amore e alle donne.

Racconta della sirena Leucosia che con le sorelle Partenope e Ligea tentarono Ulisse nel mare del nostro golfo – ha precisato  l’autore ” Sappiamo che questi esseri della mitologia greca erano uccelli con la testa e i seni di donna e che, fallito il tentativo di sedurre Odisseo, si lasciarono affogare in mare. Il corpo di Leucosia (la mia sirena) fu ritrovato su di un’isoletta nei pressi di Castellabate che da Lei prende il nome: Licosa. Ho raffigurato le sirene in forma di uccelli colorati appollaiati sull’albero della vita, così che ogni “novello Ulisse” possa riconoscere, tra le altre, colei che l’ha incantato

Ha inoltre dichiarato durante la conferenza stampa che l’opera realizzata in acciaio- cor-ten e ferro policromo con l’architetto Marco Bignardi è stata stimolante per  l’orgoglio di appartenenza di un artista salernitano che vede realizzata in città una sua opera stabile.

Una  scelta culturale di bellezza,  non solo dal punto di vista estetico, ma  soprattutto di fruizione del bello da parte dei cittadini, è per il delegato alla Cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra , un modo per guardare oltre.

Se le mostre, le istallazioni di luci d’artista – ha  concluso il Sindaco Napoli  – sono temporanee, un’istallazione sul nostro Lungomare  resta, è per sempre, è un segno d’arte, di riflessione, quasi filosofica sul tempo e la storia.”   

Gilda Ricci

 


Scopri di più da Gazzetta di Salerno, il quotidiano on line di Salerno

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.