“Nella Provincia di Salerno abbiamo circa 9000 nati l’anno. Nel reparto di Neonatologia di Salerno, che è il secondo centro pubblico della Regione Campania come numero di nati, nascono circa 2000 bambini l’anno”. Il 10% circa di questi bambini vengono ricoverati per patologie particolari nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale diretto dalla dottoressa Maria Grazia Corbo, neonatologa, Direttore Facente Funzioni dell’Unità Operativa di Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che è stata invitata alla conviviale rotariana a lei dedicata, organizzata all’Hotel Mediterranea dal Presidente del Rotary Club Salerno Picentia, il dottor Roberto Napoli, che ha voluto dedicare la serata al tema:” Il neonato prematuro al centro del futuro”. Il dottor Napoli ha ricordato che a breve sarà realizzato il progetto “Diamo un peso alla vita”: “Saranno donate due bilance neonatali al reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Salerno. Un progetto che, come nostra tradizione, è partito da una oggettiva utilità, nel rispetto di quello che è il compito del Rotary ossia quello di essere vicino alle esigenze del territorio”. La dottoressa Corbo, che è anche presidente del Club Inner Wheel Salerno Est, ha ricordato che una piccola quota della popolazione pediatrica può avere dei gravi problemi:” In particolare nel nostro reparto vengono accolti e curati pazienti nati prematuramente con quadri clinici particolari. Ci sono anche neonati figli di mamme che hanno patologie importanti come diabete, malattie polmonari, cardiache o patologie incorse durante la gravidanza come quelle placentari”. La pediatra salernitana ha spiegato che l’Unità Operativa di Neonatologia di Salerno ha precorso i tempi:” E’ stata pioniera nell’adeguarsi, anche attraverso protocolli d’intesa, alle nuove metodologie di intervento precoci rivolti ad identificare in neonati apparentemente sani delle condizioni che si possono rendere evidenti successivamente” La Regione Campania sta attivando molte iniziative per la neonatologia regionale:” Molti sono gli interventi di prevenzione messi in campo rivolti anche ai neonati fisiologici: screening, promozione di allattamento al seno. Vi è un grande interesse per migliorare le cure rivolte al neonato”. L’Ospedale di Salerno è all’avanguardia per quanto riguarda le risorse tecnologiche:” Nel nostro reparto abbiamo ausili che supportano le funzioni vitali dei neonati che nascono prematuri come quella respiratoria, quella cardiaca, quella gastrointestinale e quella renale. Un neonato richiede spesso di essere assistito con ventilazione meccanica e di essere nutrito attraverso un’alimentazione artificiale. Deve essere sottoposto a molti esami 24 ore su 24. Tutti, dai medici agli infermieri, agli operatori socio – sanitari svolgono compiti essenziali e fondamentali ”. La dottoressa Corbo ha anche evidenziato che il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, il dottor Giuseppe Longo, che è anche un pediatra, ha una particolare attenzione e sensibilità nei riguardi delle cure pediatriche e neonatali e ricordato che ogni anno è celebrata, il 7 novembre, la giornata mondiale del neonato prematuro.
Aniello Palumbo