Mercoledì 19 febbraio alle ore 18.00 alla Libreria Imagine’s Book di Corso Garibaldi 142, Giuseppe Cacciatore, Pino Cantillo, Nino Daniele, con il coordinamento di Luciana Libero, presentano per Salerno cosa ci resta? il libro “Masaniello. Il masaniellismo e la degradazione di un mito” di Aurelio Musi. Lo storico salernitano, ordinario di Storia Moderna all’Università di Salerno, direttore del Dipartimento di Studi Politici, ritorna con questo volume pubblicato con Rubbettino Editore, ad analizzare la controversa figura del capopopolo napoletano che guidò la rivolta del luglio 1647 contro la pressione fiscale imposta dal governo spagnolo.
Tema principale del libro, più che la breve rivolta già percorsa in un precedente volume, “La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca”, pubblicato nel 1989, è il fenomeno del “masaniellismo”, condizione di un particolare tipo antropologico, il rivoluzionario affascinante e ambiguo, un personaggio che “scassa” la convenzione e che ricorda molto da vicino figure quanto mai attuali della politica italiana. Una condizione che sembra ripetersi ciclicamente presso il popolo napoletano che trova nell’identità del Masaniello un mito ricorrente che si colora di populismo o di riscatti meridionali neoborbonici.
Una figura problematica e ambigua, strumentalizzata e usata dai “poteri forti” del secolo ma anche amato interprete dei bisogni delle classi popolari vessate dalla nobiltà; un personaggio poliedrico di cui il libro analizza le diverse sfaccettature, dal rivoluzionario all’imbonitore, tutto sommato inadeguato al potere.
Il masaniellismo come eterna espressione del ribellismo senza sbocco, mito del teatro, dell’arte, della letteratura, un eroe, nel bene e nel male, del nostri tempi.