” Per far ripartire l’Europa, dopo il Covid – 19, sono stati stanziati 809 miliardi di euro da ripartire tra 27 Paesi: un terzo di questa cifra, 209 miliardi di euro, è stata destinata all’Italia. Ma per far ripartire l’Italia deve ripartire il Sud, con le aree interne, e questo lo chiede esplicitamente l’Europa perché se parte il Sud dell’Italia riparte anche il Nord, riparte la Germania e l’Europa. E’ una sfida epocale. Se perdiamo questa occasione non ne avremo altre”. A spiegare l’importanza del ruolo che ha il Sud dell’Italia in questo difficile momento storico, è stato il giornalista e scrittore pugliese Pino Aprile, autore del best seller “Terroni”, che domenica mattina ha presentato, presso il “Centro Sociale di Salerno, il suo nuovo libro “Il male del Nord” . Aprile ha ricordato che il Nord, ogni anno, spende 64 miliardi di euro destinati al Sud :” Ancora adesso vogliono darci solo il 34% dei 209 miliardi stanziati dall’Europa che invece devono essere investiti prevalentemente al Sud per realizzare: copertura rete internet sui territori, porti da connettere con quello di Gioia Tauro che deve essere messo in condizione di funzionare a pieno regime, strade, linee ferrovie ad Alta Velocità di rete e il ponte sullo Stretto di Messina che l’Europa ci chiede dal 1976”.
A presentare il libro è stato il professor Alfonso Conte, docente di Storia Contemporanea all’Università di Salerno:” Nel suo libro Pino Aprile analizza il periodo del Covid – 19 che ci ha svelato un dato rilevante: che il Nord non è più il Nord! Tutti si aspettavano che il Nord reagisse con successo a questa crisi e che il Sud, invece, avesse dei problemi enormi; invece è accaduto il contrario: al Sud sono state date risposte adeguate mentre al Nord, in particolare in Lombardia, ci sono stati errori enormi con conseguenze disastrose. E’ finito un lungo periodo durante il quale il Nord si era presentato come locomotiva e che, in nome di questo ruolo trainante, aveva chiesto risorse pubbliche in misura superiore rispetto al Sud. Aprile ci propone anche delle strategie per superare i modelli esistenti, andati in crisi a causa del virus, ad esempio il recupero delle aree interne dei territori che sono uno straordinario giacimento di risorse. Bisogna costruire, finalmente, un Paese unito perché solidale”. L’incontro è stato organizzato dal “Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale” fondato da Pino Aprile:“ Il 6 ottobre saremo a Piazza Montecitorio per presentare le nostre contro linee guida, rispetto a quelle presentate dal Governo, per l’utilizzo dei soldi del Recovery Fund . Se il Governo non le metterà nel piano che presenterà a Bruxelles, il 15 ottobre andremo anche a Bruxelles per consegnare il nostro contro piano alle commissioni europee che hanno il compito di controllare che quei soldi vengano spesi dall’Italia come ha detto l’Europa. Se non verranno spesi in questo modo chiederemo di non mandare i soldi all’Italia senza l’istituzione di una commissione europea che controlli il Governo”. Il Movimento è stato fondato anche a Salerno, subito dopo la fine del lockdown, da Ciro Caliendo, come ha raccontato la referente salernitana del Movimento, la dottoressa Simona Allescia:” “Un movimento che nasce al Sud ma non è per il Sud perché persegue l’obiettivo dell’equità che è un valore assoluto, universale”. Presente anche il referente regionale del Movimento, l’avvocato Giuseppe Ercolino, che ha annunciato che il nuovo movimento vuole incidere nelle politiche nazionali: “Ci presenteremo con le nostre liste alle prossime elezioni”. (foto di Edoardo Colace). (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo