“Inizia il nostro viaggio: sicuro, fertile come la terra; caldo, accogliente come un fuoco; lungo, avventuroso come il corso di un fiume; impalpabile, silenzioso come l’aria”. Inizia con queste parole il libro – catalogo “ Pratica – Mente…e ho detto tutto”, edito da “Edizioni Complexity”, scritto dall’artista di fama internazionale, Costantino Di Renzo: un vero viaggio nel mondo pittorico dell’artista teatino che, attraverso 92 immagini, ci presenta i suoi capolavori eseguiti negli ultimi dieci anni , esattamente dal 2009 al 2020, che trattano tematiche di attualità, beffeggiano, attraverso delle metafore, il mondo contemporaneo, scavano nei meandri nascosti della mente delle persone . Lavori che raccontano con una vena di profonda ironia storie surreali, quasi metafisiche. Il libro è stato presentato presso la “Libreria Mondadori” di Salerno in un’atmosfera accogliente creata sapientemente da Antonio Verderame, Maria Laura Avigliano e Alessandra Giordano.
Il Maestro Di Renzo, è stato invitato a Salerno dal suo amico artista, il dottor Giuseppe Carabetta, Direttore Artistico del “Festival Arte e Cultura”, punto di riferimento per tanti artisti salernitani: ” E’ nata tra noi un’immediata affinità elettiva” – ha affermato Carabetta che ha presentato il pittore Di Renzo stimolandolo a raccontare il suo percorso artistico: da quando, nel 1972, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia ad elaborare una attenta ricerca sull’arte del passato; in particolare sulla pittura dell’olandese Vermeer al quale ha anche dedicato un suo quadro “Io sono Vermeer”:” La scoperta di Vermeer mi aprì un mondo: la sua tecnica era strettamente legata all’utilizzo della camera oscura; i tagli dei suoi quadri erano tipicamente delle inquadrature fotografiche. Mi ha sempre incuriosito e interessato il suo processo di lavoro. ”. Il Maestro Di Renzo è rimasto affascinato anche dalle opere del pittore fiammingo Jan van Eyck :” Ultimamente ho riprodotto il suo famoso quadro “ Il Ritratto dei coniugi Arnolfini”; da Caravaggio, a cui ha dedicato il quadro “Caravaggio è stato qui” e da Hopper che richiama nel suo quadro “Il venditore di formaggio”:” Ho conosciuto le opere di Hopper quando, alla fine degli anni 70, sono stato in America dove ho frequentato gli studi di famosi pittori iperrealisti come Chuk Close, Don Eddy, Richard Estes, ma non ho mai aderito alla loro corrente. Non mi sono mai interessato dei contenuti tematici dell’iperrealismo , ma solo alla loro tecnica. Gli iperrealisti ingrandiscono le fotografie e poi le riproducono senza alcun intervento personale. Io per quanto usi spesso la fotografia come elemento di modello, non riproduco una fotografia, elaboro le immagini, creo storie”. Di Renzo nei suoi dipinti racconta storie prese da sensazioni del quotidiano, da fatti di cronaca; racconta anche tematiche sociali: l’immigrazione, l’anoressia , la pedofilia, le varie deformazioni mentali e psicosi delle persone:” Il microcosmo che mi circonda diventa il macrocosmo per descrivere le sensazioni che provo”. Di Renzo che cura molto i dettagli : sembra quasi che instauri un dialogo interiore con i personaggi che rappresenta nelle sue opere, predilige usare prevalentemente la tecnica a olio su tela anche se in passato ha usato l’acrilico, l’aereopenna e altre tecniche:” Più per sperimentarle che per usarle effettivamente”. Il Maestro Di Renzo che è nato a Chieti, dove vive in una casa in campagna a contatto con la natura, lontano dai rumori della città, ha esposto le sue opere in tutto il mondo: a New York, a Sidney, a Basilea, a Osaka, a Miami, e in importanti gallerie italiane:” Nel 1977 esposi anche a Salerno, presso la “Galleria Il Modulo”. Il Maestro Di Renzo nelle sue opere ha trattato anche personaggi mitologici dell’antico mito mediterraneo: ha realizzato per dieci anni opere ispirate dallo studio dell’Ulisse Omerico o post Omerico, partendo dalla profezia di Tiresia nell’Ade; ha realizzato anche sculture, scenografie e video che attraverso delle immagini in movimento raccontano i suoi quadri. Ora sta lavorando alla realizzazione di quadri che hanno come protagoniste le periferie: ” Dopo aver dipinto il quadro “Periferia”, che ha un’ambientazione notturna, sto lavorando alla “periferia” vista di giorno, con nuovi personaggi e accadimenti”. Sto anche lavorando sulla pittura del passato”. Di Renzo è un artista che quando dipinge un quadro, non lo fa immaginando il denaro che riceverà vendendolo:” Il mio intento è quello di fare unicamente Arte: l’Arte è una cosa seria!”.
Durante la serata sono intervenuti: l’Avvocato Martino D’Onofrio, Sindaco di Montecorvino Rovella e Consigliere Provinciale con Delega all’Edilizia Scolastica che ha ricordato il grande successo ottenuto a Montecorvino Rovella dal “Festival Arte & Cultura” organizzato dal dottor Carabetta :” Parlare di cultura, soprattutto in questo periodo, serve a tutti noi, a tutto il mondo, soprattutto ai giovani”. Il professor Pio Vicinanza Rettore dell’UNIPOSMS – Università Popolare Scuola Medica Salernitana, ha ricordato i fasti della ” Scuola Medica Salernitana” Si caratterizzava soprattutto per dare risalto alla cultura di tutto il mondo”. Il Professor Carlo Montinaro, Preside dell’Università Popolare Scuola Medica Salernitana, ha ricordato la sua Equazione della Dieta Eu-Mediterranea: ” Aiuta a vivere a lungo e bene, come aiutano a vivere bene l’arte e la cultura che sono il fondamento della vita”. Il Consigliere Comunale Tonia Willburger ha portato i saluti del Sindaco Vincenzo Napoli e sottolineato l’importante ruolo svolto dalla cultura :” Abbiamo quanto mai bisogno di respirare aria di Arte e Cultura”. La dottoressa Willburger ha anche annunciato che è stato avviato il percorso per la candidatura della “Scuola Medica Salernitana” come Patrimonio Immateriale dell’Unesco. (Foto di Domenico Carabetta).
Aniello Palumbo