Nell’arco di qualche anno, grazie a notevoli investimenti, l’aeroporto di Salerno sarà completamente rinnovato e si preparerà ad accogliere milioni di passeggeri come ha spiegato l’ingegner Adrea Prete, Presidente di Confindustria Salerno, della Camera di Commercio di Salerno e membro del Consiglio di Amministrazione della GESAC, la società che gestisce l’aeroporto di Napoli e Salerno, durante l’incontro organizzato su piattaforma dal ” Rotary Club Salerno Picentia”, , presieduto dall’ingegner Antonio Vicidomini.
Il Presidente Prete ha spiegato che a breve inizieranno i lavori all’aeroporto “Salerno – Costa d’Amalfi: ” Ci sono già quaranta milioni dello “Sblocca Italia”, stanziati dal Governo Renzi nel 2014. Il piano complessivo d’investimenti, pubblici e privati, per i prossimi anni prevede 250 milioni di euro. Il terminal passeggeri sarà totalmente ricostruito ispirandosi all’architettura della Costiera Amalfitana, adottando criteri di sostenibilità ambientale. Nell’arco di circa cinque anni, con l’allungamento della pista e l’allargamento dell’aereostazione, dovremmo arrivare a un traffico passeggeri di circa tre milioni e mezzo. Successivamente, per raggiungere i cinque milioni e mezzo di passeggeri, allungheremo la pista a 2200 metri, come quella dell’aeroporto di Napoli, e allargheremo ulteriormente l’aereostazione. E’ previsto, inoltre, un grande parcheggio esterno, un nuovo raccordo autostradale, che consentirà di raggiungere rapidamente la stazione aeroportuale, e il prolungamento della metropolitana, con la fermata in aeroporto. E’ previsto anche un finanziamento della Regione per il miglioramento della strada Aversana per consentire di arrivare dall’Aeroporto al Porto Marina d’Arechi in pochi minuti. Napoli e Salerno opereranno in maniera coordinata, come due piste dello stesso aeroporto. Nell’arco di dieci anni dobbiamo arrivare a diciassette milioni e mezzo di passeggeri che arriveranno in Campania, una delle destinazioni europee di maggior interesse: dodici milioni all’aeroporto di Napoli e cinque milioni e mezzo a quello di Salerno che diventerebbe uno tra i primi cinque aeroporti d’Italia. Tutto questo produrrà una ricaduta economica enorme, non solo a livello turistico, per il nostro territorio: anche per le aree del Cilento e per quelle limitrofe della Basilicata. Avere la possibilità di avere voli diretti su Salerno da tante città europee incrementerà notevolmente il turismo”. Purtroppo anche il traffico aereo ha risentito degli effetti del Covid – 19:” Rispetto al 2019, quando all’Aeroporto di Napoli sono transitati circa undici milioni di passeggeri, con oltre 76.000 movimenti tra atterraggi e decolli, nel 2020 c’è stato un calo del 75%, con meno di tre milioni di passeggeri. A Salerno il traffico, tranne qualche aereo privato, è stato pari a zero. Questo ha prodotto una ricaduta negativa sul nostro sistema economico e turistico: purtroppo il recupero non sarà immediato”. Dopo aver raccontato la storia dell’Aeroporto di Salerno: “Nasce nel 1982. Ha un’origine militare”, l’ingegner Prete ha spiegato che la Campania era una delle poche regioni italiane a non avere due aeroporti” Nel 2019 c’è stata la fusione dei due aeroporti di Napoli e Salerno dove è stata individuata la seconda pista per sviluppare il traffico aereo della Regione Campania”. Prete ha anche presentato il nuovo logo ufficiale di entrambi gli Aeroporti sul quale campeggia la scritta “Napoli Salerno Airports Gesac”, con la pista al centro”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo