di Francesco Virtuoso
È paradossale la polemica, alimentata negli ultimi giorni da alcuni consiglieri comunali salernitani, sulla perdita economica patita dal nostro Comune a causa dalla mancanza di un Forum dei Giovani che avrebbe potuto ottenere il contributo regionale del bando “Giovani in Comune”.
Si tratta di un bando rivolto ai Forum giovanili comunali per 670mila euro con possibilità di finanziamenti fino a 15mila euro per ogni Forum di ogni singolo comune.
A Salerno l’organo di consulta dei giovani, quale istituto di partecipazione popolare, è previsto dallo Statuto comunale, ma la mancanza di un regolamento attuativo ne impedisce sostanzialmente l’attivazione.
Questo i consiglieri comunali lo sanno bene e si scandalizzano solo oggi, in maniera davvero sorprendente per la sua mancanza! Se avessero voluto realmente un Forum dei giovani nella nostra città, avrebbero avuto centinaia di occasioni in questi anni per promuoverne la formazione.
Ma è evidente che questo argomento è per loro solo materia elettorale; essi non hanno mai mosso un dito per promuovere la creazione di un organismo autonomo come quello del Forum dei giovani, questo nonostante le numerosissime sollecitazioni ricevute da associazioni e comitati; ed oggi sperano di ripulire la propria coscienza dall’inefficienza e dall’indifferenza nei confronti dei salernitani.
I giovani di questa città devono essere coscienti del fatto che un organo di partecipazione politica e sociale, come quello che il Forum dei Giovani costituirebbe, deve essere in grado di valorizzare le libere forme associative e promuove gli organismi di partecipazione del cittadino e deve categoricamente mantenere le caratteristiche di assoluta autonomia ed indipendenza dalle forze politiche che compongono l’assise comunale.
Quest’ultima condizione risulta essere essenziale per la sua costituzione. Essendo un organo in grado di garantire la partecipazione alla vita ed alle attività dell’Amministrazione locale non possiamo correre il rischio che la sua creazione attraverso la volontà politica di qualche consigliere possa farlo diventare uno strumento finalizzato a scopi politico-elettorali. È necessario salvaguardarne la propria funzione propositiva e di controllo nei confronti dell’amministrazione.
Quindi nessun giovane salernitano si faccia abbindolare dalle promesse dei consiglieri comunali che solo oggi si ricordano della partecipazione popolare; non dimentichiamo che abbiamo dovuto far commissariare questo Comune dal Difensore Civico Regionale per ottenere un regolamento finalizzato all’applicazione degli istituti di partecipazione; ricordiamoci anche che questo è il Comune contro cui abbiamo dovuto far ricorso al TAR per dare a tutti i cittadini la possibilità di promuovere azioni di partecipazioni, come le petizioni, anche se residenti da meno di cinque anni.
Il Comune di Salerno proceda con l’attuazione del regolamento del forum e tenga fuori, dalle dinamiche di gestione, le forze politiche sedute nel Salone dei Marmi. Lo faccia con coscienza, serietà e lungimiranza, anche se dovesse trovarsi nella necessità di modificare ulteriormente lo statuto comunale.