Con l’Inno di Mameli e la Carmina Burana di Carl Orff, eseguita dagli allievi della Scuola Secondaria di I grado “ Giovanni Paolo II” diretta dalla Dirigente Scolastica Mariarosaria Napoliello, è iniziata, nel “Salone dei Marmi” del Comune di Salerno, la giornata dedicata a Dante Alighieri, che si celebra in Italia ogni 25 marzo, organizzata dalla “Società Dante Alighieri” di Salerno presieduta dalla professoressa Pina Basile, Cavaliere della Repubblica, scrittrice, poetessa, docente, che ogni anno organizza il “Festival Internazionale Dante Senza Frontiere”. La professoressa Basile ha spiegato che il “Dantedì” viene celebrato il 25 marzo perché in quel giorno Dante iniziò a scrivere la “Divina Commedia”:” Un viaggio poetico, catartico, letterario; un viaggio nell’anima che può compiere ognuno di noi. Parlare di Dante significa parlare di poesia, di storia, di filosofia, di teologia, di personaggi storici, di paesaggi. Dante è emblema di cultura, di giustizia, di dignità, di Pace e libertà”. La professoressa Basile ha anche annunciato che il 10 aprile, alle ore 9,30 nella “Sala Pasolini” di Via Lungomare Trieste sarà organizzato dalla “Società Dante Alighieri” di Salerno, in collaborazione con il Comune di Salerno, con il Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, e con “Salerno Pulita”, il convegno “Divinamente Dante. Divinamente Carta”. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Gaetana Falcone, che ha portato i saluti del Sindaco Vincenzo Napoli, ha sottolineato il grande interesse che tutti hanno per Dante:” È immenso ed è per ogni tempo e per ogni età: è stato un uomo di libertà”. La professoressa Emilia Persiano, già Preside negli Istituti Superiori d’Istruzione Classica, ha parlato dell’XI Canto del Purgatorio, dei vizi capitali, della superbia e delle figure che nella Commedia rappresentano i superbi, come Oderisi da Gubbio, famosissimo miniatore, la cui anima venne riconosciuta da Dante:” Questo Canto è estremamente moderno: i superbi sono i penitenti che nel quinto cerchio scontano la loro pena nella I Cornice del Purgatorio, costretti a camminare curvi sotto il peso di enormi macigni, senza distinzioni di classi sociali. La superbia è la caligine, il velo che nella nostra volontà di sentirci superiori agli altri, ci fa perdere di vista la naturalezza e l’autenticità dei rapporti interpersonali, sociali e dei rapporti con il nostro stesso destino”. Il professor Giuseppe Lauriello, presidente dell’associazione “Adorea”, già Primario pneumologo presso l’Ospedale “Giovanni Da Procida” di Salerno, Storico della Medicina ed esperto di storia della “Scuola Medica Salernitana”, ha parlato di un personaggio della Divina Commedia di cui si parla poco: Ciacco il goloso:” È un personaggio minore della Commedia che naturalmente sta nel girone dei golosi perché ha commesso il peccato di gola. In Ciacco cogliamo il tramonto del Medioevo e l’inizio di un’epoca di transizione avviata a schiuderci le porte del Rinascimento. Firenze in questo periodo vive un momento di floridezza economica, di vitalità, di benessere. Ciacco è l’esponente della grassa borghesia gigliata, eccessiva e intemperante: un’esponente di spicco, onnipresente ovunque vi sia baldoria, ovunque vi sia bisboccia”.
Protagonisti della mattinata dedicata a Dante, simbolo dell’Italia nel mondo che ci rende orgogliosi di essere italiani, sono stati i tanti studenti delle scuole che hanno aderito all’iniziativa. Dopo l’esecuzione dell’orchestra della scuola “Giovanni Paolo II” diretta dai docenti: Massimo Amendola, Matteo Masullo, Paolo Molinari e Paola Saprio, che hanno eseguito anche il brano “Faded” di Alan Walker, il piccolo Paride Maria Folino di otto anni, della “Scuola Primaria Bilingue Infanzia Serena”, diretta dal dottor Domenico Monaco e dalla signora Giovanna, accompagnato dalle maestre Patrizia e Mariantonia Tortora e dalla madre Patrizia Del Re, ha recitato a memoria, con sicurezza, alcuni versi delle Cantiche della Divina Commedia. Gli studenti della classe IVC del “Liceo Scientifico Francesco Severi”, diretto dalla Dirigente Scolastica Barbara Figliolia, con la professoressa Cinzia Carrano, hanno rielaborato il testo dell’VIII Canto del Purgatorio. Gli alunni del “Liceo De Filippis – Galdi” di Cava De’ Tirreni, diretto dalla Dirigente Scolastica Maria Alfano, con i docenti Gianfranca Baldi e Giuseppina Orsini, hanno proposto una rivisitazione del I Canto dell’Inferno intitolata “Si viaggiare …reinventando il Canto I dell’Inferno”. Gli studenti delle classi IIIA e VA del “Convitto Nazionale Torquato Tasso” di Salerno, diretto dal Dirigente Scolastico Claudio Naddeo, con i docenti: Adele Calì, Teresa Montefusco, Giuseppe Palazzo e Antonio Scarpetta, hanno proposto un cortometraggio intitolato “Poco Divina…molta Commedia” girato nei luoghi del centro storico di Salerno. Gli studenti delle classi IIB, IIE, IIIM, IIC dell’Istituto “Galilei – Di Palo” diretto dal Dirigente Scolastico Emiliano Barbuto, con i docenti: Antonia Panebianco, Valentina Chiavazzo, Antonella Mazzeo, Angela Viviano, Alessandra Plaitano, Agata D’Auria, Sabina Ragno, Luigi Grimaldi, Annunziata Memoli, hanno proposto le loro performance intitolate: “Dante non solo Commedia”; “Il Paradiso perduto” e “Dante e i fetenti, lettura rappata dell’Inferno in napoletano”. (Foto di Sabato Scarpa)
Aniello Palumbo