“Il Cratere” disponibile nelle sale dal mese di aprile 2018.
proiettato al Cinema Fatima di Salerno fino al 30 Aprile.
“Il Cratere” diretto da Luca Bellino e Silvia Luzi, rappresenta l’esordio nel cinema di finzione dei due Registi, che hanno collaborato alla stesura della sceneggiatura, del montaggio, della fotografia e insieme hanno fondato la casa di produzione T-Film.
Luca Bellino, di origini Salernitane (1978) e Silvia Luzi (1976) hanno realizzato i documentari La minaccia (2008) e Dell’arte della guerra (2012). Come registi hanno ricevuto molti riconoscimenti internazionali.
Il Film “Il Cratere” è stato il primo lungometraggio dei due registi, il film è stato prodotto da T-Film in Co-produzione con Rai Cinema, con il sostegno di MIBACT – Direzione generale per il cinema, BRITDOC, Pulse Films, Filtex srl.
“Il Cratere” ha partecipato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia ed è stato premiato al Tokyo International Film Festival.
TRAMA.
Il cratere è terra di vinti, spazio indistinto, rumore costante. Rosario è un ambulante, un gitano delle feste di piazza che regala peluche a chi pesca un numero vincente. La guerra che ha dichiarato al futuro e alla propria sorte ha il corpo acerbo e l’indolenza di sua figlia tredicenne. Sharon è bella e sa cantare, e in questo focolaio di espedienti e vita infame è lei l’arma per provare a sopravvivere. Ma il successo si fa ossessione, il talento condanna.
Gli interpreti e protagonisti del film sono Sharon Caroccia e Rosario Caroccia padre e figlia sia nella realtà che nel lungometraggio “Il Cratere”, entrambi prestano i loro veri nomi nel film e parte della storia è stata adattata in base alla vita reale dei due interpreti (nomi, luogo di lavoro di Rosario, la passione per il canto di Sharon).
Il 22 Aprile presso il Cinema Fatima di Salerno è stata organizzata l’anteprima del film “Il Cratere”, dopo la visione del lungometraggio sono intervenuti anche gli attori principali del film e i registi, per interagire con il pubblico e colmare e chiarire i dubbi sulla storia complessa del rapporto padre/figlia che si intreccia tra realtà e finzione cinematografica.
Questo gioco di ruoli e di particolarità è stata una vera e propria scelta voluta dai Registi, che hanno scelto i due attori in modo non convenzionale, non attraverso dei casting ma li hanno cercati in prima persona, girovagando tra città, feste e paesi, ed in particolare durante “la festa della madonna di Pompei” sono rimasti colpiti dal camion di peluche in cui lavorava Rosario Caroccia e sono rimasti ammaliati dalla dolce voce di Sharon Caroccia, così hanno deciso che Sharon e Rosario sarebbero stati i protagonisti del Film “Il Cratere”.
“Il Cratere” nasce come una storia inventata con degli elementi di realtà, i registi hanno raccontato una storia di vita vera, partendo da alcune idee e da alcuni spunti presi dalla storia di Sharon e Rosario ed aggiungendo alla trama dei tocchi di diversità, di invenzione e profondità lontani dalla vera vita dei due protagonisti.
Il Regista Luca Bellino precisa che lo spunto della narrativa sulla conflittualità padre/figlia parte dall’episodio di Federica Pellegrini che durante una gara di nuoto ebbe un attacco di panico dovuto dal continuo incitamento del padre a bordo vasca.
Sulla scelta del titolo del film “Il Cratere”, specifica Bellino :”Cratere, “Crater” è una costellazione ed è una costellazione fatta da stelle luminosissime ma troppo luminose per essere viste e a quel punto si è chiuso un cerchio per noi perché i personaggi che avevamo immaginato erano esattamente cosi, due stelle luminosissime ma per cause sociali, storiche, ambientali :Invisibili. E da qui il titolo”.
Il film “Il Cratere” ha inizio con la scena in cui Sharon Caroccia ripete mnemonicamente i pensieri cardini del “Ciclo Dei Vinti” dello scrittore della corrente del Verismo,Giovanni Verga, così tutto il lungometraggio è un intreccio tra la volontà del cambiamento della posizione sociale e la rivalsa e la continua difficoltà del raggiungimento di tali obiettivi e di conseguenza, la sconfitta, il litigio, il dolore, la conflittualità, l’ossessione ed infine la fuga.
Visione: Consigliata
Formato / Colore
Durata / 93 min.
Musiche / Alessandro Paolini con il brano ‘Na Stella di F. Mesolella interpretato da Gianmaria Testa
Suono / Luca Bellino, Silvia Luzi
Sound design / Stefano Grosso
Concetta Bottiglieri.