Il terribile Coronavirus è diventato lo spaventoso Re Coronello Monello, con la grande corona, nella fiaba illustrata “La Festa nell’Orto Incantato della Minerva” scritta dalla professoressa Rosanna Pugliese, Vicepresidente dell’associazione “Hortus Magnus”, presieduta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, che è stata presentata nella magica atmosfera della “Locanda Tancredi” di Chiara Tancredi e Carlo D’Amore, immersa nel verde di Via San Nicola del Pumbolo, nella zona di Paradiso di Pastena. Oggi c’è tanto bisogno di favole, soprattutto in questo particolare periodo che stiamo attraversando, e la professoressa Rosanna Pugliese, ha pensato di “trovare un senso positivo in un’esperienza tragica” come lei stessa ha detto durante la presentazione del suo libro che si è svolta alla presenza del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, dell’Assessore all’Ambiente Angelo Caramanno e del Consigliere Comunale Rocco Galdi.
La favola scritta dalla professoressa Pugliese, come tutte le favole che si rispettino, è animata da maghi e fate, ma anche dai folletti del verde, dagli gnomi degli alberi, dagli elfi della Costiera, da donne e uomini dei campi, dai cantastorie venuti da terre lontane e dai giardinieri della terra. A raccontare la favola, con il sottofondo musicale proposto dal Maestro Francesco Granozi, sono stati: l’avvocato Michele Bartolo, Vicepresidente dell’associazione culturale “Parco Storico Sichelgaita”, e i piccoli Giulia D’Amore, Francesco e Raffaele Bartolo. La favola, la cui prefazione è stata curata dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, è stata illustrata con i bellissimi e colorati disegni realizzati dal pittore Salvatore Criscuolo e impaginata dal professor Antonio Caroniti, presidente dell’associazione “Educarti”. “Questa storia nasce nell’aprile 2020” – ha spiegato la professoressa Pugliese – “ quando ogni tipo di evento fu annullato a tempo indeterminato a causa della pandemia. Anche la nostra “Mostra della Minerva”, la mostra-mercato di piante rare e quanto fa giardino che si tiene nella storica “Villa Comunale” di Salerno, organizzata con passione, da venti anni, dall’associazione “Hortus Magnus”, subì la stessa sorte. “In quell’Orto Incantato”, luogo-simbolo d’incontro tra l’uomo e le piante, spazio sacro con una fonte nel suo seno, immagine ideale della Terra intera, avrebbe dovuto celebrarsi la “Festa”, ma la realtà fu diversa! La vita si fermò come mai prima si era visto, lasciandoci storditi”.(Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo