“ Cicerenella viveva in campagna; era una bambina buona e bella, ma molto, molto piccola. Tanto piccola da essere chiamata Cicerenella che voleva dire , appunto, piccolo cece” E’, questa di Cicerenella, una delle dieci favole…pardon, antiche canzoni napoletane, contenute nel libro “Canzoniere d’’e piccerille”, edito da “ Francesco D’Amato Editore”, scritto dal musicista e compositore salernitano Guido Cataldo, che è stato presentato con un coinvolgente spettacolo musicale, al “Teatro Verdi” di Salerno, in occasione della serata di premiazioni del “Premio Nazionale Guido Scocozza”.
Protagonisti dello spettacolo ideato e diretto dal Maestro Guido Cataldo sono stati: la cantante Diana Cortellessa (voce solista) e alcuni elementi del coro dei “New Muscland”, diretto da Gaspare Di Lauri, composto da : Benedetta Zinno, Claudia Letteriello, Mariano Mirra e Alba Vacca De Dominicis, che si sono esibiti durante la serata e che hanno anche partecipato alla registrazione del CD allegato al libro insieme ai cantanti Gaspare Di Lauri e Angela Clemente e agli altri coristi: Francesca Insalata, Sofia Fasano, Sonia Naponiello, Martina Amato, Daniele Di Lauri, Giorgia Bottiglieri, Carmen De Vita, Gabriele Rosamilia, Michele Caruccio, Pietro Moscatiello, Martina Bufano, Siria Giannetto, Lucia Giglio, Luca D’Amato, Iriana Naponiello, Nausica Cicatelli, Giulia Del Beato, Vincenzo Criscuolo. A dirigere l’orchestra composta dal quintetto di fiati “Alenusa” con Antonio Senatore al flauto, Antonio Rufo all’oboe, Gaetano Falzanaro al clarinetto, Vincenzo Di Lieto al corno e Gaetano Varriale al fagotto e Francesco Fasanaro e Oreste Vitolo alle percussioni, è stato il Maestro Guido Cataldo. Ad impreziosire lo spettacolo musicale sono state anche le due danzatrici, Aurora Convertini e Melania Nicastro, che hanno eseguito le originali coreografie create dall’insegnante di danza Antonella Iannone, mentre i due attori: Chiara De Vita e Matteo Salzano, che intrepretavano Matilde Serao e Antonio Petito , sollecitati dalla voce fuori campo del regista e attore Gaetano Stella, hanno recitato i brani del libro che, come ha scritto nella prefazione il noto compositore e musicologo del Conservatorio Martucci di Salerno Pasquale Scialò è “Un originale lavoro musicale destinato a grandi e bambini, che integra canto, testo, disegni, storia culturale, geografie sonore e tradizioni del territorio. Un libro che ci mancava!”. Grazie ai fantastici disegni a colori di Andrea Cecchini che ha caratterizzato i personaggi protagonisti delle canzoni, il libro si legge come se fosse una fiaba musicale, anche perché le dieci canzoni in esso raccolte hanno un legame comune che le ha trasformate in un racconto. “Quanno nascètte ninno”, “La fiera de Mast’Andrea”, “Lo ciuccio de Cola”, “Pastorella”, “Cicerenella”, “Pagliaccio”, “Michelemmà”, “Bolero”, “Lo Guarracino”, “Duòrme”, sono le dieci canzoni arrangiate e raccontate da Guido Cataldo: “Ho voluto scrivere questo libro musicale per avvicinare i bambini, attraverso la lettura, i disegni e l’ascolto, alla musica, alle canzoni, alla lingua e alle tradizioni di un patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia. Ho cercato, nel vastissimo repertorio di canzoni napoletane, quelle canzoni che più facilmente potessero essere ascoltate dai bambini: ne ho trovate dieci che ho paragonato ai tornesi, le monete di rame che circolavano nel Regno di Napoli, che ho immaginato d’oro, come quelle di un tesoro perché la canzone classica napoletana è un tesoro che dobbiamo trasferire ai nostri figli e nipoti ”. Sfogliando le pagine del libro di Guido Cataldo, che sarà in vendita nelle librerie a partire dal 2 dicembre, e ascoltando i dieci brani, i versi delle canzoni in lingua napoletana, non sempre facili da comprendere, risultano meno misteriosi, anche perché ogni canzone è accompagnata da un’introduzione, dalla traduzione in italiano dei versi, da note e indicazioni per una corretta comprensione e pronuncia del testo.
Aniello Palumbo