Il buco Scabec, 600.000€ per la Scuola Salernitana e la Dieta Mediterranea sulla Rai. CdA convoca assemblea dei soci per la prossima settimana. Dall’opposizione piovono critiche a De Luca.

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Il consiglio di amministrazione della Scabec – società in house della Regione Campania – si è riunito quest’oggi presso la sede di via Generale Orsini, a Napoli.

Al di là di alcune ratifiche su questioni ordinarie, sul prosieguo delle attività relative a “Procida 2022” e ad altri progetti di rilievo, la presidente della Scabec, Assunta Tartaglione, ha convocato l’assemblea dei soci per la prossima settimana al fine di deliberare sui seguenti punti: la situazione del personale della Scabec e l’adozione delle procedure di assunzione, l’aggiornamento del piano triennale delle attività e le deleghe ai componenti del consiglio di amministrazione.

La situazione è preoccupante. Il CdA di Scabec ha deciso di coinvolgere direttamente l’Assemblea dei soci, cioè la Regione Campania, cioè Vincenzo De Luca, sui correttivi da prendere riguardo al buco che ammonta a 3 milioni di € circa.

Sul quotidiano la Repubblica edizione Napoli sono stati pubblicati estratti della relazione della presidente Assunta Tartaglione, che ha preso il posto di Antono Bottiglieri.

Due contratti, uno da 600.000€ ed uno da 500.000 con Rai Com (firmati a settembre da Bottiglieri) per realizzare rispettivamnte un ciclo di 12 puntate della trasmissione Check Up per valorizzare la Scuola Salernitana e la Dieta Mediterranea, ed un ciclo di 5 commedie con attori affermati come Lello Arena, Carlo Buccirosso e Gino Rivieccio come protagonisti.

Altra nota dolente è il Teatro Trianon Viviani, per il quale sono stati presi impegni economici al momento senza copertura.

Il vero problema però è il costo del personale, che conta una spesa di ben 2,2 milioni solo per l’anno 2021, contratti triennali con rinnovi oltre il limite consentito peer 46 persone e contratti a tempo indeterminato per altre 2.

L’opposizione è sul piede di guerra, Severino Nappi, capogruppo della Lega a Santa Lucia, ha depositato un’interrogazione a De Luca, che al momento, come lo stesso Nappi racconta a Cronache del Salernitano, non ha avuto risposta.

“Cito solo qualche numero: parliamo di una gestione che negli ultimi anni avrebbe portato la società in house della Regione ad accumulare un disavanzo di tre milioni di euro, di consulenze esterne che, nel solo 2021, avrebbero raggiunto i 935mila euro. A ciò si aggiungano affidamenti di incarichi, retribuiti e non, a soggetti che avrebbero ricoperto ruoli di responsabilità in organismi ed enti in rapporto funzionale con Scabec, un impressionante aumento dell’organico societario, e altre presunte irregolarità su cui va fatta luce. Per non parlare del fatto che sull’intera gestione si staglierebbero le ombre lunghe e inquietanti di potenziali conflitti di interessi. Credo che basti per chiedere chiarimenti al presidente della Giunta regionale. È evidente che le responsabilità per le condizioni in cui oggi si trova Scabec hanno un nome e cognome: Vincenzo De Luca. Bisogna comprendere se ci troviamo di fronte a responsabilità dirette, legate alla gestione di Scabec, o di natura omissiva del controllo e di vigilanza, sulla gestione della società. E questo ha il dovere di chiarirlo soltanto il governatore. Voglio ricordare la dichiarazione inquietante rilasciata alla stampa lo scorso novembre, poco prima delle sue dimissioni, dall’amministratore unico della Scabec. “Quando da amministratore di Scabec ho promosso una iniziativa, significa che qualcuno mi aveva chiesto di promuoverla e quel qualcuno era l’assessore alla Cultura. Cioé Vincenzo De Luca”.

“Viviamo in una regione dalla storia millenaria, con un patrimonio culturale sterminato, che ha bisogno di misure di sostegno reali e importanti, di professionalità e competenze, per essere valorizzata. Tutto ciò non succede, in Campania, dove tra l’altro, la delega la ricopre De Luca, e non abbiamo un assessore al ramo. E dove anche sul fronte di un settore tra i principali e strategici per le prospettive economiche della regione, assistiamo alla solita lotta di bande, alle risorse distribuite ai componenti di “circoli magici”, ai piccoli e grandi ricatti della diminuzione dei fondi, ultimo quello che il governatore ha utilizzato contro la governance del San Carlo, il più antico teatro lirico del mondo, a cui sono stati tagliati, di punto in bianco, 4 milioni di euro di sovvenzionamenti”.

“Mi auguro che venerdì davanti a una vicenda così eclatante, sia De Luca a rispondere in aula e non deleghi qualcuno che magari della vicenda non sa alcunché. Ritengo che sia l’unica cosa dignitosa da fare, nei confronti dell’aula e di tutti i campani”.

Anche Fratelli d’Italia, con Antonio Iannone, senatore ed ex presidente della Provincia, attacca il governatore: “L’ indagine sulla Scabec dimostra ancora una volta che nella Campania di De Luca tutto e’ opaco”. E’ quanto afferma il senatore di “Fratelli d’ Italia” Antonio Iannone, commissario regionale del partito all’Ansa. “Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura -. aggiunge Iannone – e restiamo autentici garantisti ma sul giudizio politico di una cultura piegata al clientelismo, gestita come se fosse un fatto privato pur utilizzando risorse pubbliche, utile soltanto alla propaganda del capo non c’e’ bisogno di attendere”. ” E’ questo il male che impedisce una piena valorizzazione degli straordinari patrimoni di cui disponiamo e delle idee nuove di talenti che saprebbero come meglio farlo”. “La cultura o e’ liberta’ o non e’ ma questo postulato e’ sconosciuto a chi per mentalita’ e’ incapace di pensare all’interesse generale – conclude il senatore di Fdi – . cosi’ da anni si dissipano risorse pubbliche per foraggiare solo amici con lauti incarichi pur al cospetto di inesistenti risultati.”